“Fare il bene dell’Altro è la definizione più precisa che possiamo dare delle ideologie totalitarie.”
“Aprire vuoti nelle teste, aprire buchi nel discorso già costituito, farespazio, aprire le finestre, le porte, gli occhi, le orecchie, il corpo, aprire mondi, aprire aperture impensate prima.”
“La celebrazione dell’Io, della sua autonomia, del suo potere deliberativo e della sua autoconsistenza, è una cifra sintomatica del nostro tempo. Il fantasma ipermoderno della libertà come dispiegamento dell’Io è la manifestazione fondamentale di questa follia. Di quale libertà si tratta? Di una libertà sganciata dalla responsabilità. Questo comporta la cancellazione della propria provenienza, delle proprie radici, del debitosimbolico nei confronti dell’Altro. Il fantasma della libertà rifiuta, insieme all’esperienza dellimite, la discendenza, l’esperienza stessa della filiazione, rifiuta il nostro esserefigli. L’affermazione dell’Io avviene contro l’esistenza dell’Altro, contro la trascendenza dellinguaggio che impone all’umano la necessità di subordinarsi alla Legge della parola.”
“Non si può giocare davvero a nessun gioco se si sa in anticipo di vincere sempre.”
“Il padre non è il detentore della Legge, non sa quale sia il senso ultimo del mondo, cosa sia, in ultima istanza, giusto e ingiusto, ma sa mostrare attraverso la testimonianza incarnata della sua esistenza che è possibile – è sempre ancora possibile – dare un senso a questo mondo, dare un senso al giusto e all’ingiusto. Il compito della testimonianza paterna è, infatti, quello di rendere possibile un senso del mondo. Ma è anche quello di trasmettere il desiderio da una generazione all’altra, di trasmettere il senso dell’avvenire; non tutto è già stato, non tutto è già stato visto, non tutto è già stato conosciuto. Ereditare non è solo ricevere un senso del mondo, ma è anche la possibilità di aprire nuovi sensi del mondo, nuovi mondi di senso.”
“Ogni volta che il godimento prende la via della compulsione sregolata e del rigetto della castrazione, non è mai pulsione di vita ma solo pulsione di morte, corsa rovinosa verso la propria distruzione; non è godimento che potenzia, ma godimento che distrugge la vita.”
“Siamo stati tutti dei gridi perduti nella notte.”
“Il vero cuore della Scuola è fatto di ore di lezione che possono essereavventure, incontri, esperienze intellettuali ed emotive profonde. Perché quello che resta della Scuola, nel tempo della sua evaporazione, è la bellezza dell’ora di lezione.”
“Non c’è sapere che possa assorbire integralmente la vita, perché la ricerca autentica aumenta i dubbi senza avere mai la pretesa di risolverli.”
Quando il grido è tradotto in una forma radicale di domanda, quando il grido diventa domanda d’amore, domanda non di qualcosa, non di oggetto, ma di segno del desiderio dell’Altro, domanda della presenza presente dell’Altro, il soccorso dell’Altro estrae la vita dal suo “abbandono assoluto”, dall’inermità che accompagna la sua venuta al mondo.
“La psicoanalisi non è solo in rapporto alla politica ma è politica, perché è una prassi che s’incentra sulla traduzione. La traduzione non è repressione, ma è il cuore di ogni pratica democratica del desiderio.”
“I genitori rompono senza problemi il patto generazionale con gli insegnanti se si tratta di non far perdere un anno al proprio figlio ingiustamente giudicato, e ogni intervento Terzo viene visto con sospetto e diffidenza, come se si trattasse di un abuso di potere.”
“Come avviene la trasmissione del desiderio da una generazione all’altra?”
“Nel nostro tempo il libro come oggetto rischia di essere trasformato in un file anonimo e le librerie, dove era bello perdersi, in pezzi da museo delle cere del Novecento.”
“È la vita che si consacra all’estetica del corpo magro sostenuta da un’ipertrofia della volontà che afferma se stessa, che si afferma come autodeterminata, che si fa da sé, che rifiuta l’Altro. Nulla più della diffusione epidemica dell’anoressia mostra la cifra autistica del nostro tempo!”