Frasi di John Cheever, Citazioni, Aforismi e Proverbi

Nato	27 maggio 1912 a Quincy
Morto	18 giugno 1982 a Ossining
Nazionalità	statunitense
Genere	maschile
Professione	scrittore

John Cheever nacque il 27 maggio 1912 a Quincy, nel Massachusetts; fu un famoso scrittore statunitense. Grazie alle sue storie di vita suburbana, viene riconosciuto come uno degli scrittori più importanti del Novecento americano, e viene ricordato soprattutto per i racconti brevi, misura in cui eccelse. Le sue collezioni comprendono "The Brigadier and the Golf Widow" (1964), e "The Stories of John Cheever" - per il quale vinse il premio Pulitzer nel 1978. Fu anche autore di diversi romanzi, tra cui il famoso "Falconer" (1977).

Le citazioni dell'Autore

“Credo di poter arrivare alla conclusione che la vita, così come ci passa davanti agli occhi, sia una forza creativa – che le cose vengano messe una sopra l’altra con un senso – che ciò che perdiamo in uno scambio sia più che ricompensato da quello successivo, che siamo soltanto noi, soltanto i nostri pietosi fraintendimenti a creare le condizioni per la disonestà, le tenebre e la rabbia.”

responsabilitàesistenzavivere

“Quando pecchiamo, e io ho peccato – ho assecondato le mie fantasie oscene e letto la scritta sul muro dei bagnipubblici – non sono la nostra carne e il nostro sangue che deturpiamo né la nostra possibilità di accedere all'immortalità che danneggiamo, ma è proprio tutta l’immagine della vita, splendente o scura a seconda dei casi, che sembra essereoffesa dal nostro errore.”

idea di sèpeccatori

“Non comprendo l'oscenità capricciosa della mente che dorme.”

“Non comprendo l'oscenità capricciosa della mente che dorme.”

dormireindifferenzamente

Ragione e Sentimento

“E' nella dimensione delle cose che rimaniamo più spesso delusi.”

“E' nella dimensione delle cose che rimaniamo più spesso delusi.”

delusionirealtà

“Il problema è stato: troppo gin, troppo fumo, troppe cagate di tutti i tipi. Così mi preparo un cocktail e mi accendo una sigaretta.”

vizi

“Non è un sospiro profumato di violette né uno spasimo chopinesco: è qualcosa di rozzo e reale come i peli sulla mia pancia.”

realtàsentimenti

“Lo scrittore coltiva, espande, alleva e gonfia la propria immaginazione, sicuro che sia il suo destino, il suo scopo, il suo contributo alla comprensione del bene e del male. Nel gonfiare la propria immaginazione, gonfia anche la sua tendenza al male. Mentre gonfia la sua immaginazione, gonfia la sua tendenza all’ansia, e inevitabilmente diventa vittima di fobie annichilenti che si possono alleviare solo con dosi letali di eroina o di alcol.”

drogaimmaginazioneansiascrittorialcool

“C’è una meravigliosa serietà in questa faccenda del vivere, e non ne siamo esentati in quanto poeti. Devi prendere delle precauzioni per la salute. Devi amministrare il denaro con intelligenza e rispettare i tuoi obblighi emotivi. Un altro mondo c’è, lo so, è il caos, e noi ci penzoliamo sopra attaccati a un filo. Ma il filo tiene.”

viverecaospoeti

“C’è l’euforia, la sensazione che la vita non sia niente di più di ciò che appare, luce e acqua e alberi e persone piacevoli che rischiano di andare in mille pezzi per colpa di un collo, di una mano, di un’oscenità scritta sulla porta del gabinetto. C’è sempre, da qualche parte, questo accenno di aberrante carnalità.”

esistenzavivereeuforia

“Quando il principio dell’autodistruzione si insinua nel cuore non è più grande di un granello di sabbia.”

“Quando il principio dell’autodistruzione si insinua nel cuore non è più grande di un granello di sabbia.”

idea di sèautostima

“Era la sua memoria che vacillava, o era il fatto che avendola esercitata a rimuovere i ricordi sgradevoli, il suo senso della realtà era ora offuscato?”

memoriaricordirealtà

“Perché amava tanto i temporali, perché lo eccitava il rumore delle porte spalancate dal vento e delle folate di pioggia che spazzavano violentemente le scale di casa?”

eccitazioneventotemporale

“L'essenza della sua bellezza era il disincanto.”

“L'essenza della sua bellezza era il disincanto.”

bellezzascetticismo

“Si chiese perché un essereumano si dovesse sentire, in un mondo nel quale doveva pur vivere, tanto sradicato e miserabile.”

incapacitàmondosensazioni

“Siamo fatti della stessa materia dei sogni.”

“Siamo fatti della stessa materia dei sogni.”

sogninatura umana

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