“Quando pecchiamo, e io ho peccato – ho assecondato le mie fantasie oscene e letto la scritta sul muro dei bagnipubblici – non sono la nostra carne e il nostro sangue che deturpiamo né la nostra possibilità di accedere all'immortalità che danneggiamo, ma è proprio tutta l’immagine della vita, splendente o scura a seconda dei casi, che sembra essereoffesa dal nostro errore.”

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Tratto dal Book Una specie di solitudine: I diari

John Cheever
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Nato 27 maggio 1912 a Quincy
Morto 18 giugno 1982 a Ossining

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