“Nelle mani dello Stato la forza si chiama diritto,nelle mani dell'individuo si chiama delitto.”
“Lo Stato chiama «legge» la propria violenza, e «crimine» quella dell'individuo.”
Nessuna religione ha mai potuto fare a meno di promettere “ricompense”, sia che queste si riferissero all’aldilà che all’aldiquà (lunga vita etc.); l’uomo infatti è avido, e gratis non fa niente.
“Non rivendico diritti; perciò non ne devo riconoscere alcuno. Ciò che posso prendere con la forza, con la forza lo prendo; a quello che non posso ottenere con la forza non ho nessun diritto, e non mi dò arie, né mi consolo parlando dei miei imperscrutabili diritti… Non m’interessa se ho diritto o no a una data cosa, se sono autorizzato o no a fare questo o quello; quando ho il potere, diritti e autorizzazioni me li prendo da solo, e non ho bisogno che me li riconosca un altro.”
“Lo Stato si fonda sulla schiavitù del lavoro. Se il lavoro diventerà libero, lo Stato sarà perduto.”
“Sotto la religione e la politica l'uomo si trova a guardare tutto dal punto di vista del dovere: egli deve essere questo o quello, deve diventare questo o quello.”
“Finché tu credi alla verità, tu non credi a te stesso e sei un − servo, un − uomoreligioso. Tu solo sei la verità o, piuttosto, tu sei più della verità, la quale senza di te non è proprio niente.”
“Se ti fai dar ragione da un altro, devi anche accettare che ti possa dar torto; se la giustificazione e la lode devono venirti da lui, aspetta anche la sua accusa e la sua punizione.”
“Io non mi considero qualcosa di particolare: io mi considero unico.”
“Gli ideali riescono a vincere completamente solo quando non avversano più l'interesse personale, cioè quando soddisfano l'egoismo.”
“Chi, per rimanere padrone di ciò che possiede, deve contare sulla mancanza di volontà di altri, è una cosa fatta da questi altri, così come il padrone è una cosa fatta dal servo. Se venisse meno la sottomissione, il padrone cesserebbe di essere tale.”
“Essere un uomo non significa adempiere l'ideale dell'uomo, ma invece rappresentare sé stesso come singolo.”
“Chi per sussistere deve contare sulla mancanza di volontà degli altri è un prodotto mal fatto di questi altri, come il padrone è un prodotto mal fatto dello schiavo!”
La devozione ha subito, nell'ultimo secolo, tanti mai colpi, e il suo essere sovrumano si è sentito chiamare tante mai volte "inumano", che ormai non c'è più alcun gusto ad attaccarla. E tuttavia si sono fatti avanti quasi sempre, come avversari, soltanto uominimorali, che combattevano l'essere supremo in nome di − un altro essere supremo.
Noi due, lo Stato ed io, siamo nemici: Io, l’egoista, non ho a cuore il bene di questa “societàumana”. Non sono disposto a sacrificarle nulla. L’utilizzo soltanto: ma per poterla utilizzare completamente devo trasformarla in mia proprietà, in mia creatura, devo cioè distruggerla e formare al suo posto l’Unione degli Egoisti.