“Se ti fai dar ragione da un altro, devi anche accettare che ti possa dar torto; se la giustificazione e la lode devono venirti da lui, aspetta anche la sua accusa e la sua punizione.”
“Tu sei libeccio ed io maestraleson sempre venti sì, ma non è ugualee nessun porto mai ci vedrà tornare.”
“Che posso fare, tu che puoi fare?se navighiamo in senso inverso in mezzo al mare.”
“Ci si sentiva soffocare, lì dentro, l’aria era satura di cattiveria, di acredine. Ciò che per anni era rimasto nell’ombra come in ogni famiglia o quasi – affiorando per qualche istante e tornando poi a quietarsi, placato dall’amore e dalla fiducia – era salito in superficie, sgorgava e fluiva copiosamente, riempiendo la loro vita, ed era come se tra padre, madre e figlia ci fossero solo incomprensioni, sospetti, rabbia, biasimo.”
“Diceva messer Antonio da Venafra, e diceva bene: Metti sei o otto savi insieme, diventano tanti pazzi; perché, non si accordando, mettono le cose più presto in disputa che in risoluzione.”
“- Gabriele: Gli hai raccontato un sacco di balle!- Franco: E secondo te se gli dicevo che venivo a giocare con voi mi faceva uscire tra gli applausi?”