“Sinistra è una bellissima parola, sta dentro di noi, è un insieme di valori, di passioni. [...] Sono di sinistra se, di fronte alla solitudine di un'anziana malata, mi accorgo che anche la mia vita perde qualcosa; sono di sinistra se le rinunce di una famiglia di quattro persone rendono la mia più povera; sono di sinistra se vedo un bambino che muore di fame, e in quel momento è mio figlio, mio fratello piccolo. [...] [essere di sinistra] non è appartenere ad un partito di quell'area, ma quello per cui mi batto. Ciò per cui mi batto mi descrive più di ogni altra cosa.”
“Ma se uno vivesse senza inseguire anche i sogni più folli, che vita sarebbe?”
“Sulla linea dell’Anybody but Bush, «chiunque tranne Bush», i democraticiamericani hanno perso per otto anni contro un candidatorepubblicano impresentabile.”
“L’importante è non dimenticare l’incanto della scoperta, la magia dello stupore che, sempre, la vita ti regala. Un paesaggio, uno sguardo, un incontro, una frase, un’immagine, una notizia possono dar senso, fino all'ultimo giorno, alle ore che vivi.”
“Sud e Nord devono poter accedere alle informazioni allo stesso modo, non a velocità diversa, non con zone nelle quali è impossibile collegarsi. Banda larga, diffusione del wi-fi gratuito sono ormai frontiere della competitività, come lo fu la costruzione dell’Autostrada del Sole.”
“Essendo la rete, per sua stessa natura, veloce e semplificata, la politica si è fatta rapida e banale.”
“Che magnifica invenzione, le donne. Quando tutto crolla, quando noi uomini facciamo casino, quando le intemperie della vita ci travolgono e ci perdono, a salvarci c’è sempre la saggezza, la dolcezza, il nerbo delle donne.”
“C’è sempre qualcuno più a sinistra di te che definiscetraditore un riformista.”
“In rete tutto è rapido e corto. Con due conseguenze: la semplificazione e la radicalizzazione delle posizioni. Il linguaggio della politica nel tempo di Berlusconi è perfettamente entrato negli stereotipi comunicativi dei social. Spesso prevale l’insulto personale, la apodittica affermazione di certezze fondate su balle spaziali che la rete inghiotte senza batter ciglio.”
“Come si fa a introdurre l’elezione diretta di un presidente se l’Italia è attraversata ciclicamente da pulsioni populiste che, si sa, sono sempre a un passo da quelle autoritarie? È un argomentoforte, sorretto dai dati della storia politica italiana. E dalla memoria, ahimè attuale, dei disegni berlusconiani di normalizzazione della magistratura, di quelli leghisti della secessione padana o di quelli grilleschi dello scioglimento dei sindacati. Tutto vero.”
“Lo Stato lassista diventa prussiano quando getta la chiave dietro le spalle di cittadini che hanno sbagliato ma non possono e non devono essere trattati oltre il limite dei diritti umani. Le amnistie e gli indulti sono la confessione di una impotenza. Un uso molto più avveduto della custodia cautelare, la diffusione degli arresti domiciliari, del braccialetto elettronico, la costruzione di nuovecarceri sono il modo in cui l’Italia può tornare a essere il Paese di Cesare Beccaria e non quello dei quasi mille suicidi tra i detenuti in dieci anni.”
“Il centrosinistra italiano è stato Berlusconi-dipendente per una lunga fase di questo ventennio. Mi permetto di dire che solo nel 1996, con Prodi, e nel 2008 si cercò di sfuggire a questa morsa e non per caso, credo, sono state le due elezioni con il miglior risultato assoluto. E, lo ricordo solo per gli archivi, anche il Pci di Berlinguer ottenne il massimo del consenso, il 34 per cento, proprio quando aveva lanciato la proposta del compromesso storico.”
“Non ci si deve meravigliare se poi vince Grillo. È bravo, spiritoso, spregiudicato tanto da apparire potabile per elettori del Pd e del Pdl e, alla fine dei conti, interpreta la domanda di fondo: che differenza c’è tra destra e sinistra se ambedue vogliono conservare ciò che esiste?”
“Consapevolezza del passato e curiosità per il futuro: l’unico modo per vivere bene il presente.”
“Certe volte penso a cosa sarebbe accaduto se i social network fossero esistiti al tempo in cui Togliatti decise l’amnistia per i fascisti o quando Berlinguer ebbe il coraggio di sostenere che si stava meglio sotto l’ombrello della Nato che sotto quello del patto di Varsavia.”