“In rete tutto è rapido e corto. Con due conseguenze: la semplificazione e la radicalizzazione delle posizioni. Il linguaggio della politica nel tempo di Berlusconi è perfettamente entrato negli stereotipi comunicativi dei social. Spesso prevale l’insulto personale, la apodittica affermazione di certezze fondate su balle spaziali che la rete inghiotte senza batter ciglio.”
“Si mente nella vita, non nel racconto che se ne fa.”
“Sto dicendo la verità come Dio stesso la direbbe se solo potesse parlare.”
“Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?”
“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.”
“Il modestocompito dello scrittore è forse, alla fine, il più importante di tutti: trasmettere ciò che ha letto.”