“Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.”
“Mi offro volontaria! Mi offro volontaria come tributo!”
“Non aspettarti che rimaniamo troppo colpiti. Noi abbiamo appena visto Finnick Odair in mutande.”
“L’uccello, la spilla, la canzone, le bacche, l’orologio, il pane tostato, il vestito consumato dal fuoco. Io sono la ghiandaia imitatrice. Quella che è sopravvissuta nonostante i piani di Capitol City. Il simbolo della ribellione.”
“Il suo viso assume un’espressione particolare quando è concentrato. La sua solita aria disinvolta viene sostituita da qualcosa di più intenso e remoto che suggerisce l’esistenza di un intero mondo ben chiuso dentro di lui.”
“È bellissimo poter dormire con Peeta. Finora non mi ero resa conto di quanto avessi fame di contattoumano. Della sensazione di averlo accanto nel buio. Vorrei non avere sprecato le ultime due notti chiudendolo fuori. Sprofondo nel sonno avvolta nel suo calore e quando riapro gli occhi la luce del giorno entra dalle finestre.”
“Rimettere insieme i pezzi richiede dieci volte il tempo che serve per crollare.”
“Amare la bellezza non vuol dire non saperle resistere.”
“Non c’è modo di tornare indietro. Perciò tanto vale che andiamo avanti.”
“Un giorno dovrò spiegare i miei incubi. Perché sono venuti. E perché non se ne andranno mai del tutto. Dirò loro come li supero. Dirò loro che, nelle mattinebrutte, mi sembra impossibile trarre piacere da qualcosa perché temo che possano portarmelo via. E che in quei momenti faccio mentalmente un elenco di ogni atto di bontà che ho visto fare. È come un gioco. Ripetitivo. Persino un po’ noioso, dopo più di vent’anni. Ma esistono giochi molto peggiori a cui giocare.”
“Sono la ghiandaia di Cinna che vola frenetica per evitare l’inevitabile. Le piume di fuoco che mi spuntano dal corpo. Battere le ali non fa che attizzare l’incendio. Mi consumo, ma invano.”
“Voglio fare qualcosa, proprio qui, proprio adesso, per farli vergognare, per renderli responsabili, per mostrare a quelli di Capitol City che qualunque cosa facciano o ci costringano a fare, c’è una parte di ciascun tributo che non riusciranno a possedere.”
“Dev’essere un sistema molto fragile se basta una manciata di bacche a farlo crollare.”
“Qualcosa è cambiato, dopo che mi sono fatta avanti per prendere il posto di Prim, e adesso sembra che io sia diventata una persona cara. Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me. È un antico gesto del nostro distretto, un gesto che si usa di rado e si vede qualche volta ai funerali. Significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.”
Guardo gli arbusti, le zolle di terra che pendono dalle loro radici, e trattengo il respiro, mentre il mio cervello registra il termine “rosa”. Sto per mettermi a strillareparolecrudeli contro Peeta, quando mi rendo conto del nome completo della pianta. Non semplicemente rosa, ma “prima rosa”, primrose, la “primula”. Lo stesso nome di mia sorella.