“Un giorno dovrò spiegare i miei incubi. Perché sono venuti. E perché non se ne andranno mai del tutto. Dirò loro come li supero. Dirò loro che, nelle mattinebrutte, mi sembra impossibile trarre piacere da qualcosa perché temo che possano portarmelo via. E che in quei momenti faccio mentalmente un elenco di ogni atto di bontà che ho visto fare. È come un gioco. Ripetitivo. Persino un po’ noioso, dopo più di vent’anni. Ma esistono giochi molto peggiori a cui giocare.”
“Io lavoro con i miei sogni o incubi.”
“Quando non nascono dal silenzio, i sogni diventano incubi.”
“- Ma tu chi sei?- Sono il tuo incubo peggiore!”
“L'incubo è una ragnatela vischiosa che il risveglio ha appiccicato alla pelle, all'umore.”
“E io mi addormentavocome ogni bambino che si sente sicuro,perché c’eri tu a fare da guardia; tenere lontanogli incubi, poteva solo la tua grande mano.”