“Poco dura la doglia che finisce in le lagrime, e assai lungo è il termine del patire che si rimane nel cuore.”
“Per torsi il mal di madre suor Prudenza che le impedì sue sante orazioni, si fe' chiavar da due frati ghiottoni. Meritava di ciò far penitenza?”
“Io 'l voglio in cul, tu mi perdonerai,O donna, io non vo' far questo peccato:perché quest'è un cibo da prelato,c'hanno il gusto perduto sempre mai.”
“Chi non sa che la filosofia è simile a uno che favella sognando?”
“Oimé! la potta! oimé! crudel! che fai, con questo così grosso orrendo cazzo? - Taci, cor mio, che così gran sollazzo non ci cangi il padrone in stenti e guai.”
“In fine, retorica è ne la lingua di chi ama, di chi inganna e di chi ha bisogno.”
“Io sono, davvero, un re, perché io so come comandare a me stesso.”
“Non si insegna mai troppo quello che mai non si impara a bastanza.”
“E chi vòl esser gran maestro è pazzo,che proprio è un uccel perde-giornata,chi d'altro che di fotter ha sollazzo;e crepi nel palazzo ser cortigiano,e aspetti che 'l tal moia:ch'io per me penso sol trarmi la foia.”
“La mercanzia non ebbe mai cosa che non fosse di chi la paga.”
“Tutte l'altre arti s'imparano, ma con quella della pazzia ci si nasce.”
“Non ci sono le più false pazzie, che quelle che talor fanno i savi.”
“Suor Marta la lussuria avea nel sesso e volendo la carne lacerare, prese un cazzo di vetro d'un commesso e con la potta cominciò a scherzare; ma spinta dal furore a un colp'istesso volendo tutto dentro farlo entrare, le si ruppe la potta e 'l cul che è peggio. Utrum se per far ben fe' sacrilegio?”
“Confessando una vedova un Teatino nella carne sentia gran tentazione, e per far stare il cazzo a capo chino lo prese ad ambo man con divozione; e tanto su e giù scosse il meschino che spuntò la bambagia dal giubbone e mandò lussuria in precipizio; utrum se questo fu castigo o vizio?”
“Era gravida monna Berniciglia e vide un cazzo dalla sua finestra colla testa sì grossa, che somiglia ad un grosso bolzon d'una balestra; lei, che voglia n'avea, lo prese a briglia tutta gioiosa colla sua man destra e se lo pose in bocca con gran furia. Peccò costei di gola o di lussuria?”