“Non è quindi peccatodesiderare una donna, ma assecondare la concupiscenza; non si deve condannare il desiderio dell'unione carnale, ma l'assenso dato a questo desiderio.”
“Dopo anni di vita in comune la vitasessuale si limita a sporadici agguati notturni. E nel buio, tra libido e delirioonirico, succede spesso che lui sogni di lottare con un polipo, e lei si illuda di baciare il suo primo ragazzo.”
“Una madre, in quanto sposata, otterrà in cielo un posto inferiore a quello della figlia in quanto vergine.”
“Per qualcuno la sessualità è indispensabile, altri ne fanno a meno per lunghi periodi, altri ancora hanno scelto di restare casti. Anche il grande amore può essere più o meno erotico. Per alcuni l'erotismo è indispensabile, i loro corpi si cercano come se fossero affamati. Per altri l'amore è soprattutto intimità spirituale, convivenza quotidiana, curareciproca. Ciascuno di noi si colloca all'interno di uno di questi schemi mentali e fisici e, se è quello adatto, si sente bene e completo.”
“Un'orgia reale non eccita mai tanto quanto un libropornografico.”
“Castità: la più innaturale di tutte le perversionisessuali.”
“L'erotismo è importante non per il sesso in sé, ma per il desiderio. Il sesso è solo ginnastica, il desiderio è forza del pensiero. E la forza del pensiero ha un potere immenso, può fare qualunque cosa.”
“Essere puri, che cos'è? Non t'interrogare a lungo; esci, sono i fiori silenziosi che te lo diranno.”
“Nel ben fotter ogn'uno si dilettie pensi in usar ben cosa sì ghiotta,perché alla fine il culo ovver la pottasono del bello e buon dolci ricetti.”
“Un giorno stando Giulia in una scola prese in la bocca il cazzo a un suo bertone e in un istante gli diè un morsicone. Ditemi se costei peccò di gola?”
“Per dare Ortensia gusto ad un suo amante e del suo corpo il più soave loco, il cul gli diè, ma con promessa avante che v'abbia a por del suo gran cazzo un poco. Quello non poté star così costante alle primarie furie di quel giuoco, tutto nel cul vel pose. Utrum Ortensia accusare lo possa di violenza?”
“Destossi l'abadessa con gran furia sognando di mangiar latte e giuncate, trovossi in bocca il cazzo dell'abate. Fu peccato di gola o di lussuria?”
“Con un romito un giorno per ventura scontrossi un'abadessa sempliciotta, il qual le dimandò con mente pura che di grazia gli desse una pagnotta; ed ella alzati i panni alla cintura, li mostrò la sua bianca e bella potta e disse non avergli altro che dare. Utrum tal carità dovea accettare?”
“Un cocchiero Lombardo aveva in casa una cognata detta Dorotea; del cocchiero una notte il cazzo annasa e finge che la madre le dolea; quei forse che l'avea già persuasa a questo, il cazzo ritto le porgea dicendo: or prendi su, cognata questo. Lo prese. Or cerco se commesse incesto?”
“Io 'l voglio in cul, tu mi perdonerai,O donna, io non vo' far questo peccato:perché quest'è un cibo da prelato,c'hanno il gusto perduto sempre mai.”