“Facciamola finita, venite tutti avanti, nuovi protagonisti, politici rampanti,venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni falseche avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le cartetanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel Paese.”
“Perché già dalla prima media ti attendeva il latino e si cominciava subito, con rosa rosae rosae, chissà perché era scelto il nome del bellissimo fiore per iniziarti ai misteri della prima declinazione; dopo ne arrivavano altre quattro ma, per farti capire che non erano tutte rose (e fiori), con la seconda declinazione ti aspettava un animale inquietante, lupus lupi lupo, la stessa belva che avresti incontrato più tardi, alle superiori, assieme al timido e sfortunato agnello, quando arrivano, siti compulsi, allo stesso ruscello.”
“Interessavano la compagnia, lo stare assieme, le tavolate anche di quindici persone, il vino, a fiumi, che ingurgitavamo, lasciandoci spesso in una condizione di quasi balla perenne, tanto, si diceva, costa meno mantenerla che prenderla.”
“Un paio di scarpe durava una vita, e se andavi scalzo, d’estate, risparmiavi le scarpe e i piedi si rinforzavano.”
“Un maglione è quella cosa che i bambini indossano quando le mamme hanno freddo.”
“Ma s'io avessi previsto tutto questo,dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,mi piace far canzoni e bere vino,mi piace far casino,poi sono nato fesso e quindi tiro avantie non mi svesto dei panni che son solito portare:ho tante cose ancora da raccontareper chi vuole ascoltaree a culo tutto il resto!”
“Venite gente vuota, facciamola finita,voi preti che vendete a tutti un'altra vita;se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito,guardatevi nel cuore, l'avete già traditoe voi materialisti, col vostro chiodo fisso,che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,Le verità cercate per terra, da maiali,tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;tornate a casa nani, levatevi davanti,per la mia rabbia enorme mi servono giganti.”
“La vitamilitare è rendere le cose facili difficili attraverso l’inutile.”
“Venezia è un imbroglioche riempie la testa soltanto di fatalità.”
“Contro ai re e ai tiranni scoppiava nella viala bomba proletaria e illuminava l' ariala fiaccola dell' anarchia.”
“Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà impararea vivere senza ammazzare e il vento si poserà.”
Pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...Noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa".
“E quell'uomo si ricorda e, per uno scherzoatroce,Quasi il vino gli dà forza, l'illusione gli dà voce.”
“Ogni tanto, sulla piazza del mercato si presentavano i cantastorie. Allora non c’era la televisione, e anche la radio era poca poca, roba da privilegiati. I cantastorie erano i giornalisti che davano le notizie, vere o fasulle che fossero, erano i clown, gli uomini di spettacolo, la vera piazza del mercato con le sue tradizioni più antiche.”
“Gli altri lo stavano ad ascoltare, seguivano il racconto, ma mettevano volti loro e ricordi loro al posto di quelli veri.”