“L’introspezione è un’attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno, da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.”
“Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione.”
“Ognuno di noi è artista della propria vita: che lo sappia o no, che lo voglia o no, che gli piaccia o no.”
“Ci si sente liberi nella misura in cui l’immaginazione non supera i desideri reali e nessuno dei due oltrepassa la capacità di agire.”
“Nel dare forma alla nostra vita, siamo la stecca da biliardo, il giocatore o la palla? Siamo noi a giocare, o è con noi che si gioca?”
“Il sesso è stato tradizionalmente un’attività molto privata, riservata. E a questo deve forse la sua potentecapacità di creare solidi legami tra le persone. Privandolo della sua riservatezza potremmo spogliarlo anche del potere di tenere uniti uomini e donne.”
“Lo Stato non dedica più le sue attenzioni alla povertà con lo scopo primario e fondamentale di tenere in buone condizioni i poveri, ma con quello di sorvegliarli e di evitare che facciano danni o che creino problemi, controllandoli, osservandoli e disciplinandoli.”
Il viaggiare per profitto viene incoraggiato; il viaggiare per sopravvivenza viene condannato, con grande gioia dei trafficanti di “immigrati illegali” e a dispetto di occasionali ed effimere ondate di orrore e indignazione provocate dalla vista di “emigranti economici” finiti soffocati o annegati nel vano tentativo di raggiungere la terra in grado di sfamarli.
“Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all’opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibileraccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore non saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, a cosa ha rinunciato.”
“Se oggi si può ancora parlare di «rivoluzioni» lo si può fare solo a posteriori – quando, guardando indietro, ci rendiamo conto che si sono accumulati tanti cambiamenti piccoli e apparentemente insignificanti, ma sufficienti a produrre una trasformazione qualitativa, e non solo incrementale, della condizione umana. Privata dei suoi originari referenti, l’idea di «rivoluzione» è stata banalizzata: la usano e ne abusano quotidianamente gli autori di spotpubblicitari, per presentare come «rivoluzionario» ogni prodotto «nuovo e migliorato».”
La migrazione è un fenomeno che ha riguardato la “modernità” dalle sue origini ed è da essa imprescindibile. Perché la modernità produce “persone inutili”.
“Ciò che tutti apparentemente temiamo, affetti da «depressione da dipendenza» o no, in piena luce del giorno o tormentati da allucinazioni notturne, è l’abbandono, l’esclusione, l’essere respinti, banditi, ripudiati, abbandonati, spogliati di ciò che siamo, il vederci rifiutare ciò che vogliamo essere. Temiamo che ci vengano negati compagnia, amore, aiuto. Temiamo di venir gettati tra i rifiuti.”
“Animali o esseri umani, cani o partner, ha importanza? Sono tutti qui per lo stesso scopo: soddisfare (o quantomeno è per questo che li teniamo). Se non soddisfano, diventano privi di qualsiasi scopo e quindi anche di qualsiasi ragione per tenerli con noi.”
“L’idea di «identità» è nata dalla crisi dell’appartenenza e dallo sforzo che essa ha innescato per colmare il divario tra «ciò che dovrebbe essere» e «ciò che è», ed elevare la realtà ai parametri fissati dall’idea, per rifare la realtà a somiglianza dell’idea.”
“Nella nostra epoca il mondo intorno a noi è tagliuzzato in frammenti scarsamente coordinati, mentre le nostre vite individuali sono frammentate in una successione di episodi mal collegati fra loro.”