“Esiste un'unicarivoluzionepossibile ed è quella che si fa da soli, quella che avviene nell'individuo, che si sviluppa in lui con lentezza, con pazienza, con disubbidienza!”
“Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza.”
“Il mio reggimento è partito da Hanoi il 6 dicembre 1967 e siamo arrivati a Saigon il 29 aprile scorso. Tutta a piedi, Monsieur! Quasi cinque mesi di marcia, Monsieur! Si marciava anche dodici ore al giorno, e mai meno di otto ore al giorno, e a volte si marciava anche la notte, l’intera notte, Monsieur! Il Laos, Monsieur, e poi la Cambogia. Ma in Cambogia è stato meglio perché si marciava solo cinque ore al giorno, e nelle foreste dove non ci vedeva nessuno, e senza il fucile perché i fucili ce li avevano ritirati. Ce li hanno restituiti qui al Sud, quando siamo arrivati a quella piantagione Michelin, e abbiamo incontrato i camerati del Sud che si sono uniti a noi e insieme abbiamo proseguito per Saigon. Io lavoravo in quell’officina ad Hanoi e non volevo venire.”
“Quando guardi un soldato o un poliziotto o un qualsiasi custode del potere, non vedi che l’uniforme; da quella passi direttamente al berretto o all’elmetto, saltando il volto e la testa.”
“Io avevo scelto il silenzio. Avevo scelto l’esilio. Perché in America, è giunta l’ora di gridarlo chiaro e tondo, io ci sto come un fuoriuscito. Ci vivo nell’auto-esiliopolitico che contemporaneamente a mio padre mi imposi molti anni fa. Ossia quando entrambi ci accorgemmo che vivere gomito a gomito con un’Italia i cui ideali giacevano nella spazzatura era diventato troppo difficile, troppo doloroso, e delusioffesi feriti tagliammo i ponti con la gran maggioranza dei nostri connazionali. Lui, ritirandosi su una remota collina del Chianti dove la politica alla quale aveva dedicato la sua vita di uomo integerrimo non arrivava. Io, vagando per il mondo e poi fermandomi a New York dove tra me e la politica di quei connazionali c’era l’Oceano Atlantico.”
“Senza un giornalismo di regime una dittatura non può sopravvivere.”
“Essere il primo, il più bravo, farecose che gli altri non fanno significa controllare il futuro, prevenire il futuro, influenzare il futuro.”
“Impensabile. Inconcepibile. Le nomine dei senatori a vita spettano al Presidente della Repubblica. E Ciampi mi preferisce Mike Bongiorno o Stefania Sandrelli.”
“È troppo facile dar la colpa alla guerra, rifugiarsi dietro l'entità astratta che chiamiamo guerra e a cui ci riferiamo come a una specie di peccatooriginale, di maledizione divina. Il discorso da affrontare non è sulla guerra. È sugli uomini che fanno la guerra, sui soldati, sul mestiere più antico più inalterabile più intramontabile che esista dacché esiste la vita.”
“Tu che non sai perché rido così forte quando rido, e piango così fitto quando piango, e mi accontento di così poco quando mi accontento, ed esigo tanto quando esigo. ”
“Quel burattino dagli occhi acquosi e l'anima nera come la pece! Quell'ignorante, quel rimbambito, quel falsoleader che ormai piace solo alla Sinistra italiana e che nemmeno i palestinesi vogliono più. Quel despotaavido e corrotto che su di loro regna come un capo-mafia anzi come un sovrano assoluto. Che a dirigere la polizia, una polizia non-polizia perché serve soltanto lui, ci ha messo il cugino più corrotto di lui. Quel mangiasoldi che tiene il suo popolo nella merda, nella povertà, e presso le banche svizzere custodisce un capitale da capogiro.”
“Un buon giornalista non dovrebbe mai essere una persona accomodante. Ancora meno, una persona innocua. Se tutto fila liscio per lui o per lei, significa che compiace il potere.”
“Esseremamma non è un mestiere; non è nemmeno un dovere: è solo un diritto tra tanti diritti.”
“Abbiamo paura di non essere sufficientemente allineati, obbedienti, servili, e venire scomunicati attraverso l’esiliomorale con cui le democrazie deboli e pigre ricattano il cittadino. Paura di essereliberi, insomma. Di prendere rischi, di avere coraggio.”
“Il cristianesimo insegna il perdono, la rinuncia ai beni terreni, e non si addice alla riscossa di una razza umiliata: chi è esasperato comprende meglio la legge dell’occhio per occhio, dente per dente.”