“Il mio reggimento è partito da Hanoi il 6 dicembre 1967 e siamo arrivati a Saigon il 29 aprile scorso. Tutta a piedi, Monsieur! Quasi cinque mesi di marcia, Monsieur! Si marciava anche dodici ore al giorno, e mai meno di otto ore al giorno, e a volte si marciava anche la notte, l’intera notte, Monsieur! Il Laos, Monsieur, e poi la Cambogia. Ma in Cambogia è stato meglio perché si marciava solo cinque ore al giorno, e nelle foreste dove non ci vedeva nessuno, e senza il fucile perché i fucili ce li avevano ritirati. Ce li hanno restituiti qui al Sud, quando siamo arrivati a quella piantagione Michelin, e abbiamo incontrato i camerati del Sud che si sono uniti a noi e insieme abbiamo proseguito per Saigon. Io lavoravo in quell’officina ad Hanoi e non volevo venire.”
“- Non è comune che gli uomini che fanno il suo mestiere bevano?- Abbastanza. E nel suo?”
“Se un uomo ha abbastanza fegato da combattere con le budella in mano, può bere dalla mia borraccia ogni volta che vuole.”
“I veterani del Vietnam non credono che gli sforzi fatti dal cinema per rappresentare quello che è successo abbiano senso, perché loro hanno vissuto quella realtà in prima linea.”
“Stanotte, vi porterete a letto il vostro fucile, e darete al vostro fucile un nome di ragazza, perché sarà quello l'unico buco che voialtri rimedierete qui dentro. I bei tempi dei ditalini alle vostre Mary-Jane-Fica-Rotta con le loro belle mutandinerosa, sono finiti! Siete sposati al fucile, quel coso fatto di legno e di ferro, e rimarrete fedeli soltanto a lui!”
“I Marines esistono perché c'è la disciplina.”