“Il dolore ti rovescia lo stomaco, ti toglie il respiro, riduce l’apporto di sangue al cervello; il lutto sospinge in una direzione nuova.”
“Non credo che la vedrò mai piú. Non la potrò mai piú vedere, sentire, toccare, abbracciare, ascoltare; non riderò piú con lei, non aspetterò il rumore dei suoi passi, non sorriderò sentendole aprire la porta, non incastrerò il suo corpo nel mio, il mio nel suo. E non credo nemmeno che ci rincontreremo con chissà quali fattezze smaterializzate. Sono convinto che chi è morto è morto.”
“Le donne si dividono in due categorie: quelle dai contorni chiari e le portatrici di mistero. Era la prima cosa che un uomo percepiva, la prima cosa ad attirarlo o respingerlo. Certi sono attratti da un tipo, certi dall’altro.”
“Qualche volta ci è dato di raggiungere gli dèi. Alcuni di noi lo fanno attraverso l’arte, altri con la religione; nove su dieci, con l’amore.”
“Essere un vigliacco non è facile. Molto più facileessere un eroe. A un eroe basta mostrarsi coraggioso per un istante: quando estrae la pistola, quando lancia la bomba, attiva il detonatore, fa fuori il tiranno e poi se stesso. Essere un vigliacco significa invece imbarcarsi in un'impresa che dura una vita. Richiede costanza, fermezza, impegno a non cambiare, il che si risolve in una certa qual forma di coraggio.”
“Rimorso significa morsicato due volte: ed è questa la sensazione che si prova.”
“Al di sotto di una certa soglia è questo che diventano gli uomini: sistemi di sopravvivenza.”
“I libri dicono: lei ha fatto questo perché. La vita dice: lei ha fatto questo. I libri sono dove ti vengono spiegate le cose, la vita dove le cose non vengono spiegate.”
“Quando lei muore, lí per lí non sei sorpreso. Parte dell’amore consiste nel prepararsi alla morte. Trovi conferma al tuo amore, con la sua morte. Avevi ragione. Fa parte del tutto. Poi viene la furia. E poi, il senso di solitudine: non nella forma grandiosa che avevi immaginato, non il singolare martirio della vedovanza, no, giusto il senso di solitudine. Ti aspetti un fenomeno di portata pressoché geologica – la vertigine sull’abisso di un canyon – ma non è cosí; è solo infelicità, regolare come il tran tran di un lavoro. Ne esci come un gabbiano da una marea nera; sporco di petrolio.”
“Non è affatto vero che la storia è fatta delle menzogne dei vincitori. È fatta piú dei ricordi dei sopravvissuti, la maggior parte dei quali non appartiene né alla schiera dei vincitori né a quella dei vinti.”
“Ogni storia d’amore è potenzialmente anche storia di sofferenza. Se non subito, in un secondo tempo. Se non per l’uno, per l’altro. Per tutti e due, qualche volta.”
“Nella prima parte della vita, il mondo si divide grossolanamente tra chi ha già fatto sesso e chi no. Piú avanti, tra chi ha conosciuto l’amore e chi no. Piú tardi ancora – se si è fortunati almeno (o forse sfortunati, in realtà) – si divide tra chi ha vissuto il dolore e chi no. Si tratta di differenze assolute; di tropici che attraversiamo.”
“Che ne sapevo io della vita, io che ero sempre vissuto con tanta cautela? Che non avevo mai vinto né perso, ma avevo lasciato che la vita mi succedesse? Io che avevo avuto le ambizioni di tanti, ma che mi ero ben presto rassegnato a non vederle realizzate? Che avevo evitato il dolore e l’avevo chiamato attitudine alla sopravvivenza? Che avevo pagato conti e bollette, che ero rimasto in buoni rapporti con tutti il piú a lungo possibile; io, per cui estasi e disperazione erano diventati da molto tempo giusto parole lette una volta nei libri? Uno i cui rimproveri a se stesso non lasciavano mai il segno?”
“È negli occhi che abbiamo incontrato l’altro ed è lí che ancora lo troviamo.”
“Il matrimonio è un pranzointerminabile con il dolce servito per primo.”