“La cosa più durevolmente e veramente piacevole è la varietà delle cose, non per altro se non perché nessuna cosa è durevolmente e veramente piacevole.”
“Gli scritti più vicini alla perfezione, hanno questa proprietà, che ordinariamente alla seconda lettura piacciono più che alla prima. Il contrario avviene in molti libri composti con arte e diligenza non più che mediocre, ma non privi però di un qual si sia pregio estrinseco ed apparente; i quali, riletti che sieno, cadono dall'opinione che l'uomo ne avea conceputo alla prima lettura.”
“Oramai l'affaticarsi di scrivere perfettamente, è quasi inutile alla fama. Ma da altra parte, i libri composti, come sono quasi tutti i moderni, frettolosamente, e rimoti da qualunque perfezione; ancorché sieno celebrati per qualche tempo, non possono mancar di perire in breve: come si vede continuamente nell'effetto.”
“[La creatività è] una facilità mirabile di assomigliare gli oggetti delle specie più distinte, come l'ideale col puro materiale, d'incorporare vivissimamente il pensiero più astratto, di ridurre tutto ad immagine... la facoltà di scoprire e conoscere i rapporti, di legare insieme i particolari, e di generalizzare.”
“Gli anni della fanciullezza sono, nella memoria di ciascheduno, quasi i tempi favolosi della sua vita, come, nella memoria delle nazioni, i tempi favolosi sono quelli della fanciullezza delle medesime.”
“Tutti gl'intervalli della vitaumana frapposti ai piaceri e ai dispiaceri, sono occupati dalla noia.”
“La natura non ci ha solamente dato il desiderio della felicità, ma il bisogno; vero bisogno, come quel di cibarsi. Perché chi non possiede la felicità, è infelice, come chi non ha di che cibarsi, patisce di fame. Or questo bisogno ella ci ha dato senza la possibilità di soddisfarlo, senza nemmeno aver posto la felicità nel mondo. Gli animali non han più di noi, se non il patir meno; così i selvaggi: ma la felicità nessuno.”
“Ruysch: Dunque che cosa è la morte, se non è dolore? Morto: Piuttosto piacere che altro.”
“Il più deciso effetto, e quasi la somma degli effetti che produce in un uomo di raro ed elevato spirito la cognizione e l'esperienza degli uomini, si è il renderlo indulgentissimo verso qualunque maggiore e più eccessiva debolezza, piccolezza, sciocchezza, ignoranza, stoltezza, malvagità, vizio e difetto altrui, naturale o acquisito...”
“La solitudine non è fatta per quelli che si bruciano e si consumano da loro stessi.”
“Un abitosilenzioso nella conversazione, allora piace ed è lodato, quando si conosce che la persona che tace ha quanto si richiede e ardimento e attitudine a parlare.”
“Ogni uomosensibile prova un sentimento di dolore, o una commozione, un senso di malinconia, fissandosi col pensiero in una cosa che sia finita per sempre, massime s'ella è stata al tempo suo, e familiare a lui.”
“Come la disperazione, così né più né meno il disprezzo e l’intimo sentimento della vanità della vita sono i maggiori nemici del bene operare, e autori del male e della immoralità. Nasce da quelle disposizioni la indifferenza profonda, radicata ed efficacissima verso se stessi e verso gli altri, che è la maggior peste de’ costumi, de’ caratteri, e della morale.”
“Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?”
“La ingiuria eccita in tutti gli animi il desiderio di vederla punita, ma negli alti il desiderio di punirla.”