“L’educazione è un percorso che permette alla persona di realizzarsi. Quindi in questo caso «educare» vuol dire «accompagnare la capacità di esercitare la libertà».”
“La questione dell’educazione è la differenza tra l’educazione all’obbedienza e l’educazione alla libertà.”
“La parola «libertà» ha una radice indoeuropea che vuol dire «appartenenza» e appartenenza vuol dire relazione.”
“È il percorso, non il traguardo, a riempire la persona del proprio valore e della propria dignità.”
Sotto un primo aspetto, muovendo dall'osservazione che, in diversa misura, tutti possono contribuire al progredire della società, risulta evidente che, a lungo andare, l’esclusione dei “diversi” non farebbe altro che ritardare o addirittura impedire uno sviluppo armonico della specie umana.
“I doveri, e cioè le limitazioni e gli obblighi, possono essere imposti solo in funzione del rispetto dei diritti degli altri e dell’efficacia dell’organizzazionesociale. Se a ciascuno spettano gli stessi diritti e sono imposti gli stessi doveri, ogni persona che partecipa alla società risulta uguale alle altre di fronte alla legge. Le peculiarità soggettive (il sesso, l’etnia, la religione, le ideepolitiche...) sono, al riguardo, del tutto irrilevanti.”
“Alla libertà non ci arrivi insegnando a obbedire, ma insegnando a essere capaci di distinguere e di decidere autonomamente, a non aver bisogno di qualcuno che ti dice cosa devi fare.”
“Ripenso alla funzione del giudice, del pubblico ministero; mi chiedo quale e dove sia la giustificazione a invadere la vita degli altri, a chiedere e disporre arresti, sequestri, condanne, quando proporzione e uguaglianza svaniscono, quando non tutti i fatti e non tutte le persone sono trattate allo stesso modo. ”
“L'unico criterio per definire la giustizia è quello di considerarla come quella cosa che deve garantire la difesa dei diritti inalienabili dell'uomo, il sistema dei valori per cui ciascuno, attraverso le sue scelte, possa migliorare non solo la vita propria, ma anche quella degli altri.”
“L’«io» è un adulto capace di distinguere e di riconoscere i pericoli, doppi legami inclusi, e di non scaricare sul bambino in evoluzione i propri conflitti, ma piuttosto di affrontare i conflitti tra adulti, possibilmente in modo civile.”
Si ammette che possano esistere, anche contemporaneamente, più diritti diversi, ciascuno dei quali è “giusto” nel momento in cui esiste ed è applicato su un determinato territorio.
“Non c'è funzione più conservatrice di quella del magistrato.”
“Poiché ogni persona è dignità e valore, questi diritti sono riconosciuti a qualsiasi membro della società, senza alcuna eccezione.”
Il diritto, in sostanza, è “giusto” quando è positivo, cioè quando è stato creato ed è osservato.
“Trionfano il sotterfugio, la furbizia, la forza, la disonestà sotto l’apparenza delle leggi uguali per tutti, del rispetto per ogni diritto di base. Coloro che si attengono alle leggi formali (che non è detto siano pochi) sono scavalcati ogni giorno da chi non le osserva.”