“La religione è un'illusione, corrisponde, secondo un'impostazione classicamente illuministica, al trattenersi dell'umanità in una condizione di minorità: in una condizione infantile di un umano che continua a delegare ad altri - alla figura paterna (ma anche materna) del Dio - il possibilesoddisfacimento dei propri bisogni, anziché approdare alla maturità adulta dell'autonomiaumana, ovvero la gestione, responsabile in prima persona, della propria bisognosità.”