“La distinzione più evidente tra la vitaerotica dell’antichità e la nostra risiede certamente nel fatto che gli antichi mettevano l’accento sull’istinto, mentre noi lo mettiamo sul suo oggetto. Gli antichi esaltavano l’istinto ed erano pronti per esso ad onorare anche un oggetto inferiore; noi invece disprezziamo l’attività dell’istinto in sé, e la giustifichiamo solo in merito all’oggetto.”