“Dio fa andare gli elettromagneti con la teoria delle onde il lunedì, mercoledì, e venerdì, e il diavolo li fa andare con la teoria dei quanti il martedì, giovedì, e il sabato.”
“Fintanto che sei a tuo agio sembra quasi che sia libertà.”
“Il sistema di implicazioni semantiche «naturale = sicuro = innocuo = moralmente buono» è diventato una sorta di «mantra» ideologico che tiene in stato di ipnosi una buona parte della società occidentale. Si tratta di una equazione che viene acriticamente utilizzata sul versante della bioetica medica dalle confessionireligiose, e su quello della bioetica applicata alle biotecnologie agroalimentari dai movimenti ambientalisti. Quasi nessuno sembra più consapevole che la civiltà occidentale è riuscita a progredire sino ai livelli che esperiamo quotidianamente assumendo come vero, fino a pochi decenni fa, l’esatto contrario! Se nel mondo occidentale la speranza di vita alla nascita è raddoppiata durante l’ultimo secolo è perché la medicina e varie tecnologie hanno consentito di mettere sotto controllo una serie di rischi «naturali» che minacciavano l’esistenzaumana, tra cui fondamentalmente le infezioni. Inoltre va da sé che i prodotti cosiddetti naturali non sono tutti per forza innocui, visto che una significativa parte dei cancerogeni che assumiamo vengono dalle piante, che li sintetizzano per la loro difesa.”
“Quando «consumiamo» un oggetto che abbiamo acquistato, sia in senso metaforico, per esempio guidando un’automobile, oppure in senso letterale, mangiando un cibo particolare, il piacere che ne traiamo non dipende soltanto dalle caratteristiche intrinseche dell’oggetto in questione (il design dell’auto o il sapore di quell’alimento). Per molti beni che hanno una forte carica simbolica, perché correlati allo status sociale o alla costruzione dell’immagine di sé, una buona parte del godimento può derivare da aspetti che non hanno nulla a che fare con l’oggetto. Così, per un gruppo più o meno ampio di persone, il prezzo può addirittura far parte dell’esperienza gustativa.”
“Mi piace il vino, ma non sono affatto un esperto. Mi mettono a disagio il linguaggio da iniziati, troppo evocativo e poco scientifico, i gesti simbolici e le cerimonie che ruotano attorno a quel mondo. Davanti alla lunga fila di bottiglie dai prezzi più disparati schierate sugli scaffali provo sempre un senso di incertezza.”
Non c’è niente di più culturale dell’idea di natura. Non c’è niente di più difficile da sradicare dell’idea che esistano situazioni che sono per definizione naturali o più naturali di altre. Questa idea viaggia in compagnia del pregiudizio per cui ciò che è considerato “naturale”, in quanto tale viene giudicato più “buono”, più “giusto”, più “sano” e più “sicuro”. Si tratta di un pregiudizio fortemente radicato nella nostra cultura.
“Spesso i gruppi ambientalisti mostrano gravi lacune nella conoscenza delle tematiche scientifiche di cui si occupano, ma possiedono ottime capacità di comunicazione che consentono loro di creare slogan efficaci, doti di cui gli scienziati sono purtroppo drammaticamente carenti.”
“Il pompelmo rosa non è sempre esistito!”
“Non ci sono prove che una dieta più ricca di quelle sostanze che si trovano in quantità superiore nei prodotti biologici in confronto a quelli convenzionali possa portare benefici a individui che consumano una normale dieta variata, ed è perciò improbabile che queste differenze nel contenuto di nutrienti siano rilevanti per la salute dei consumatori.”
“Nell’era di internet questi codici misteriosi alimentano vere e proprie leggende, come quella che collega un numero stampigliato sulle confezioni di latte pastorizzato alle presunte rigenerazioni subite dal prodotto dopo la scadenza e il ritiro dal mercato. Non c’è nulla di vero: il codice si riferisce solamente al lotto di produzione del cartone usato per la confezione del latte, ma ormai la catena di sant’Antonio si è messa in moto e molti continuano a diffonderla via email o su Facebook, corredata dell’immancabile fotografia. Ci credono senza uno straccio di prova, forse perché la storia stuzzica indirettamente la loro autostima. «Io non ci casco!», si dicono, e così la condividono con tutti i loro contatti, senza rendersi conto che contribuiscono a propagare una bufala!”
“Uno dei parametri collegati alla freschezza di un uovo è la dimensione della sacca d’aria al suo interno, che con il tempo diventa più grande. È su questo fenomeno che si basa il vecchiotest di immergere l’uovo in acqua e osservare il suo comportamento: se è molto fresco rimane sul fondo, se ha circa una settimana resta in piedi con la punta verso l’alto, se è vecchio galleggia.”
“Non volete esporvi né al rischio di contrarre il cancro né a quello di prendervi il botulino? Non c’è problema: non mangiate salame, mortadella, speck o altri salumi che solitamente contengono nitrati o nitriti. Controllate le etichette: nel prosciutto crudo, per esempio, si usa come conservante soltanto il sale.”
“Il tonno è buono, ma è meglio non mangiarne troppo. E riguardo al tonno in scatola, ricordate che quello di qualità è sodo perché è un trancio. Se invece si taglia con un grissino, come dice la pubblicità, allora sono rimasugli di lavorazione. Mangiatevi il grissino.”
“Molte persone credono a non meglio identificate «energie», ai chakra, allo «spirito dell’universo», alle «vibrazioni» e a molti altri fattori tanto evocativi e immaginifici quanto fumosi.”
“Se fate dieci chilometri in macchina per andare a comperare soltanto un chilo di verdura, generate più anidride carbonica che non facendola arrivare direttamente dal Kenya.”