Non c’è niente di più culturale dell’idea di natura. Non c’è niente di più difficile da sradicare dell’idea che esistano situazioni che sono per definizione naturali o più naturali di altre. Questa idea viaggia in compagnia del pregiudizio per cui ciò che è considerato “naturale”, in quanto tale viene giudicato più “buono”, più “giusto”, più “sano” e più “sicuro”. Si tratta di un pregiudizio fortemente radicato nella nostra cultura.
“Per lui, un uomo, o aveva ragione o aveva torto, e avere in parte torto e in parte ragione equivaleva ad avere interamente torto.”
“Come avviene spesso quando è in arrivo una catastrofe, la gente si autoconvinceva del fatto che se qualcosa doveva succedere, sarebbe successo agli altri.”
“Pensare che siamo capaci è quasi come esserlo; determinarsi al raggiungimento è frequentemente il raggiungimento stesso; la pronta risoluzione è spesso sembrata avere in essa quasi un sapore di onnipotenza.”
“Non potrò mai dare un 'si' o un 'no' come risposta. Io non credo che tutto nella vita possa essere risolto da un monosillabo.”
“Gli uomini non sanno uscire dalla propria inclinazionenaturale come si esce da un abito, e per di più stentano a persuadersi che il modo di procedere che fino a ieri andava bene ora non vada più.”