“Noi siamo una famiglia di furbi, signorina 'Tu MiTurbi',Siamo una famiglia contadina, 'Tu MiTurbi' signorina.”
“La fame si sente, non si vede. È come un'altalena: va e viene,va e viene…”
“Voi giovanigenerazioni siete capaci di fare due passi e fare l'amore la notte stessa! E fumare nella camera da letto! Voglio anch'io la mia libertà! Allora divorziamo! Questo è un... è una camera da letto effimera, che non può durare! Chi soffre per questo? Schiller!”
“Io son scappato, c'avevo voglia di entrare dentro a qualcuno, che m'interessa quanti anni c'ha: ho trovato la signora - zac! - ci sono entrato dentro, no? E che, mi metto a chieder l'età?”
“- Pinocchio: In quanto passano cinque anni?- Lucignolo: Ci vogliono anni.- Pinocchio: E quanti?- Lucignolo: Cinque.”
- Grillo: Se proprio non vuoi andare a scuola, almeno vai a lavorare.- Pinocchio: "A lavorare"? Io?- Grillo: Eh! Ci sarà un mestiere che ti dovrà piacere.- Pinocchio: Sì, Grillo, c'è un mestiere che mi piace ma proprio tanto, tanto, tanto.- Grillo: Oh, bravo Pinocchio, lo vedi? E qual è questo mestiere?- Pinocchio: Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi dalla mattina a sera e far quello che mi piace a me! Ah, ah!- Grillo: Sei proprio un burattino e rimarrai sempre un burattino.
“- Pinocchio: Me. Lo. Merito! Uffa, e il Grillino me l'aveva detto. Ma io sono un burattinotestardo e piccoso. Ma d'ora in poi, faccio proponimento di cambiarevita, voglio essere bravo, a modo, onesto e voglio andare a scuola a lavorare.- Lucignolo: Bravo grullo.- Pinocchio: Uh!? Chi è?- Lucignolo: T'hanno domato, eh burattino?”
“Il fuoco! Dove vanno tutte quelle scintille? Il fuoco, quando si spegne, dove va? Come la musica, che nessuno sa dove va quando finisce.”
“Come mi piacericordare, meglio che vivere, del resto che differenza fa!”
“Anche la luna, quando è bella piena, matura, può cascarti fra le braccia.”
“Del resto, è solo la curiosità che mi fa svegliare la mattina.”
“Guarda là che bella famiglia, hai visto? Babbo, mamma e du' figlioli sai! Almeno du' volte l'ha trombata di sicuro! Ora mangiano, cacano, poi via in macchina a casa, i figlioli dormono e loro trombano come lucciole, poi s'alzano, mangiano, cacano, mangiano... questa l'è vita! Mica io!”
“Non so se ti sei mai accorta per esempio che noi due non abbiamo mai fatto l'amore... Io sì, me ne sono accorto eccome. Tu forse sei distratta e pensi di si, ma no. Proprio sicuro, eh. Certe cose non mi scappano. O forse Maria tu pensi... Non me lo chiedi perché hai paura del mio rifiuto. Ma su questo ti vorrei tranquillizzare. Ecco, sappi Maria, che se tu decidessi di fare l'amore con me, sappi che in me troverai una porta aperta.”
- Dante: Che fai?-Zioavvocato: "Che fai"? Eh... questa non lo sai che cos'è, eh? Certo, come fai a saperlo? È... è... è... una medicina! Un medicinale!- Dante: Un medicinale?- Zioavvocato: Sì.- Dante: Ma perché sei malato?- Zioavvocato: Eh... Purtroppo... è una condanna. La devo prendere tre quattro volte al giorno. Guai a dimenticarla!
“- Dante: No! Veramente? Ma allora te e Rocco non state più insieme?- Gianna: Non me lo nominare. Rocco è un nome che non voglio più sentire. Meriterebbe che facessi... quello che no ho mai fatto: la sgualdrina.- Dante: Brava, così impara.- Gianna: Mi verrebbe voglia di andare con tutti.- Dante: Con tutti...- Gianna: Tanto siamo stupide, noi donne...- Dante: Con...vai con chiunque ti capita? E che...- Gianna: Pensavo che venire a questa festa m’avrebbe fatto stare bene. E invece... Scusa se t'ho coinvolto, eh.- Dante: Ma Gianna, ma te stai male, forse... forse è meglio se...se andiamo a casa tua, eh? Andiamo a casa tua. Ti accompagno io... andiamo io e te.”