“- Filini: Allora, ragioniere, che fa? Batti?- Fantozzi: Ma... mi dà del tu?- Filini: No, no! Dicevo: batti lei?- Fantozzi: Ah, congiuntivo!- Filini: Sì!”
“Sono inviperito per questa tendenza che esiste soprattutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.”
“Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.”
“Era un terrificante Savoia-Marchetti 1915 in tela cerata, precipitato dodici volte negli ultimi due conflitti mondiali e rifiutato ormai con orrore da tutte le compagnie del mondo. ”
“In sella, alla bersagliera!”
“- Psicologo: ...ma lei non ha nessun complesso di inferiorità!- Fantozzi: Davvero?- Psicologo: Lei È inferiore.”
“Colpo partita: triplo filotto realeritornato con pallino.”
“- Lola: Gildo che cosa fai?- Gildo: Niente, raccoglievo la forchetta.- Lola: Non ne avrai mica approfittato per guardarmi le gambe? Lo sai che non porto le mutandine?- Gildo: Ah, mi sembrava tu avessi delle mutandine nere di peluche...”
“- Fantozzi: Fantozzi!- Eco: Merdaccia! Merdaccia! Merdaccia!”
“Il ballo è... è un ricamo... è un volo... è come intravedere l'armonia delle stelle... è una dichiarazione d'amore... Il ballo è un inno alla vita.”
“- Silvani: Venghi, venghi, che sbrighiamo subito.- Fantozzi: Ma non aveva... il ciclo?- Silvani: A' Fantozzi, ma quale ciclo? È vent'anni che sono in menopausa.”
“Pina, stammi a sentire: se io sbaglio il voto questa volta va a finire che non mangiamo e non mangiate per una decina d'anni!”
“- Fantozzi: Pina scusami, ma tu per me, che cos'è, che cos'è che senti eh?- Pina: Io Ugo per te provo solo...- Fantozzi: Eh lo so, lo so, provi solo un po', un po' di tenerezza...- Pina: No, Ugo, solo un po' di pena.”
“- Fantozzi: Ragioniere, che fa? Va in fuga?- Filini: No, freni rotti.”
“Io non mi permetterei mai di giocare, si figuri se mi permetterei di vincere, sire.”