“Io non mi permetterei mai di giocare, si figuri se mi permetterei di vincere, sire.”
“Ti prego di non chiedermi qual è il punteggio, non sono nemmeno sicuro di quale gioco si tratti.”
“C'è il lavoro che è lavoro e c'è il gioco che è gioco; c'è il gioco che è lavoro e il lavoro che è gioco. E solo in uno di questi si trova la felicità.”
“È paradossale che molti educatori e genitori differenzino ancora un tempo per l'apprendimento e un tempo per il gioco senza notare la connessione vitale tra essi.”
“Non è mai solo un gioco quando stai vincendo.”
“Facciamo qualcosa per gioco se ce ne attendiamo gioia, piacere, altrimenti non svolgiamo questa attività. Nel lavoro accade invece, proprio grazie all’indipendenza dei risultati, che si svolgano attività anche spiacevoli o pericolose, in quanto la piacevolezza deriva soltanto da ciò che otterremo. La differenza da entrambi dallo studio è che in quest’ultimo caso i risultati sono differiti nel tempo o per lo meno il loro uso è rimandato per una futura professione, mestiere, arte.”