“Intrisa di lucestavi ferma nel giorno,al tempo delle vespe d'oroquando al sambucosi fanno dolci le midolla.”
“[La matematica], questo tempiotranquillo dalle ossa forti, questo miracolo di stabilità da cui è tuttora sorretta la nostra incorruttibile forma.”
“A mio padreL'uomo che torna soloa tarda sera dalla vignascuote le rape nella vascasbuca dal viottolo con la pagliamacchiata di verderame.L'uomo che porta così frescoterriccio sulle scarpe, odoredi fresca sera nei vestitisi ferma a una fonte, parlacon l'ortolano che sradica i finocchi.É un uomo, un piccolo uomoch'io guardo di lontano.É un punto vivo nell'orizzonte.”
“Posso dire di avere conosciuto giorni d'estasi tra gli anni 15 e 20 della mia vita, per virtù delle matematiche, e quando mi capita di poter ricordare quei giorni, quelle semplici immagini, quelle costruzioni di modelliimpenetrabili alla malinconia, alle lacrime, alle debolezze del sesso e del cuore, un incanto inesprimibile, una pena soave, una musica accorata mi quieta tutte le voglie.”
“La vita s'infervora agli angoli morti,si accumula nei giorni spenti.”
“Spine letali, spine pungentitali sono le zie e li parenti.”
“Chi ama troppo la natura rischia di perdere il resto del mondo.”
“Mi appartieni oscuro amore.Non c'è stimolo più fortedi questa sazietà.”
“La luce cova seme di scelta.Dai nostri corpi nasceil giorno in quest'ora.”
“La Tua voce nasce nel ventoe l'alba preme sul petto.”
“Ora so non dolermise la mano nel buiotocca il fondo e tu non ci sei.”
“Oggi nessuno sase il tempo viene o va.”
“Chi conosce le tue estati, Roma,sa di aver toccato la lucefino all'osso, ricorda i capestri,i catafalchi, le camere di tortura,l'odore di strame che colpisceil pellegrino alle tue porte.”
Mia madre parlò a me che fumavo:"L'acqua torbida" disse "scorre avantiall'acqua sincera, il fiumetrascina la verità".
“Mi gridi un saluto, mi guardisparire con dolore sulla strada antica.”