“È meno facile di quanto si creda: piacere alle persone colte pur rimanendo comprensibile per quelle semplici.”
“Non ci vuole molto a intuire come reagirà un uomointelligente, che cosa farà in determinate circostanze, perché parti dal presupposto che si lascerà guidare dalla logica... Mentre è impossibileprevedere che cosa farà un imbecille... È questo il punto...».”
“Era una tipica serata sul Bosforo, con la sua atmosfera languida, il suo sfarzo e le sue miserie, i suoi profumi e il suo sentore di marcio. La poesia, come nei paesaggi di Istanbul, era in gran parte artificiosa, ma c’era anche qualche raromomento che non dipendeva dalla volontà dell’uomo.”
“Per principio, io dubito degli alibi troppo solidi... Un innocente non ha quasi mai un alibi di ferro.”
“Ogni scrittore ha delle consuetudini. Georges Simenon scriveva un romanzo in ventun giorni, poi andava a donne. (Aneddoto raccontato da Enzo Biagi).”
“Per quarant'anni mi sono annoiato. Per quarant'anni ho guardato la vita come quel poverello che col naso appiccicato alla vetrina di una pasticceria guarda gli altri mangiare i dolci.”
“Un odore dolce e speziato insieme, che poi è l’odore di tutta la Turchia.”
“Bisogna accettare la vita come viene. Lei è più forte di noi.”
“Non si passa la vita a letto, in una camera vibrante di sole, abbandonandosi al furore di due corpinudi.”
“Temeva di non riuscire più a scrivere, cercava di riprodurre sempre le condizioni in cui era nato il primo romanzo. Ecco allora un rituale fatto di matite particolari, di tende tirate, di sveglie alle cinque di mattino, di whisky e di tè. Un capitolo al giorno per otto giorni. E dopo un breveriposo, tre giorni per le correzioni.”
“Alla gente piacepensare che tutti agiscano sempre per una ragione precisa.”
“Capiamo solo quando è troppo tardi. Quando siamo felici non ci facciamo caso, commettiamo delle imprudenze, a volte addirittura ci ribelliamo.”
“Sarebbero invecchiati insieme, sentendosi sempre più vicini, perché col tempo avrebbero avuto sempre più ricordi in comune.”
“Per quale motivo, quando aveva bevuto, credeva sempre che nessuno potesse capirlo? Forse perché in quei momenti venivano a galla cose sepolte nel profondo del suo animo, che egli stesso ignorava o voleva ignorare nella vita di tutti i giorni, e di cui era sorpreso e spaventato.”
“Che cosa c'è di più stupido di un treno che segue sempre lo stesso percorso, gli stessi binari all'infinito?”