“Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unicosguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare.”
“[Istanbul] C’è un solo modo per conoscerla bene: girare da solo, a piedi, e smarrirsi.”
Istanbul non porta la tristezza come "una malattia temporanea", oppure "un dolore di cui liberarsi", ma come una scelta.
“Era una tipica serata sul Bosforo, con la sua atmosfera languida, il suo sfarzo e le sue miserie, i suoi profumi e il suo sentore di marcio. La poesia, come nei paesaggi di Istanbul, era in gran parte artificiosa, ma c’era anche qualche raromomento che non dipendeva dalla volontà dell’uomo.”