“Era una tipica serata sul Bosforo, con la sua atmosfera languida, il suo sfarzo e le sue miserie, i suoi profumi e il suo sentore di marcio. La poesia, come nei paesaggi di Istanbul, era in gran parte artificiosa, ma c’era anche qualche raromomento che non dipendeva dalla volontà dell’uomo.”
[parlando del genocidio armeno ai turchi tramite "The Cut"] Ci credo, altri no, altri ancora hanno bisogno di una certa retorica per capire. Non voglio fare il maestrino, ma creare empatia. Ho fatto questo film per permettere al pubblico turco di identificarsi con un eroe armeno, cosa per niente facile, e per fare ciò ho dovuto essere semplice, puntando sulle emozioni e non sulla ragione.
“La società dell’impero ottomano non conosce la nobiltà di nascita, è una società dove non esiste nemmeno il concetto di nobiltà, il pregiudizio per cui solo chi ha un grande nome e una famiglia prestigiosa alle spalle ha diritto ad occupare i posti di comando.”
“L'importantissimo progresso occidentale che nell’impero ottomano non penetra è la stampa.”
“Il turco può diventare un miraggio di palingenesi sociale. In Italia questo sogno non si realizza mai, ma in altre zone d’Europa sì.”
“Tutti i leader dell’impero ottomano erano nati cristiani ed erano figli di povera gente.”