“Le parole sono soltanto parole, quasi nulla senza il loro intento, che affidiamo al tono e che trascende il significato per sempre prigioniero dei dizionari.”
“Era domenica ed eravamo nel pieno della classica frenesianotturna: incidenti domestici, infezioni eruttive, suicidi abortiti, aborti mancati, sbronze comatose, infarti, attacchi epilettici, embolie polmonari, coliche nefritiche, bambini bollenti come pentole, automobilisti in polpette, spacciatori fatti a colabrodo, barboni in cerca di alloggio, donne picchiate e mariti pentiti, adolescenti fumati, adolescenti catatonici.”
“Ero lo sguardo del bambino che crede di poter impedire alla candela di spegnersi.”
“Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo.”
“Quando la medicina è poco chiara, bisogna tenere d’occhio i medici.”
“Non bisogna mai esagerare il male che si può fare agli altri. Meglio lasciare a loro questo piacere.”
“Occorre avere dimestichezza con le utopie, per poter fronteggiare qualsiasi minaccia.”
Contrariamente alle buone bottiglie, i buoni libri non invecchiano. Ci aspettano sui nostri scaffali e siamo noi a invecchiare. Quando ci riteniamo abbastanza “invecchiati” per leggerli, li affrontiamo un’altra volta.
“Toglietemi il mondo dalle orecchie, mi piacerà. Tappatemi gli occhi, morirò.”
“Si fotte al passato o al futuro, si commemora o si costruisce, ci si perpetua o ci si moltiplica, ma nessuno si occupa di se stesso.”
“La ragazza più bella del mondo si addormenta ed eccola lì che rumina l’avena degli incubi.”
“I veri problemi nascono sempre dalle cose che si capiscono fin troppo bene.”
“L'amore è una somma di piccoli atti che raccontano in silenzio una storia precaria.”
“La medicina è la più diffusa malattia ereditaria.”
“I bambini se ne fregano delle cause. Quello che gli interessa è solo lo scopo.”