“Non vi è alcuna giustificazione all'idea che, finché il potere è conferito tramite procedure democratiche, non sarà arbitrario. Non è l'origine ma la limitazione del potere che ne previene l'arbitrarietà.”
“Il denaro è uno dei più grandi strumenti di libertà che gli uomini abbiano mai inventato.”
“La libertà è essenziale per far posto all'imprevedibile e all'impredicibile; ne abbiamo bisogno perché come abbiamo imparato da essa nascono le occasioni per raggiungere molti dei nostri obiettivi.”
“Lontano dall'auspicare uno 'stato minimale', noi riteniamo indiscutibile che il governo di una società avanzata debba usare il proprio potere di raccolta dei fondi per mezzo delle tasse per fornire un numero di servizi che per diverse ragioni non possono essere forniti o non possono essere forniti adeguatamente dal mercato.”
“Sebbene possano a volte essereutili come esercizio preliminare di logica, le discussioni su problemimorali o sociali che partono dal presupposto di una conoscenzaperfetta non sono molto utili quando si cerca di spiegare il mondoreale. I suoi problemi sono dominati dalla «difficoltà pratica» che la nostra conoscenza è di fatto ben lungi dall’essereperfetta.”
“La concorrenza non è la lotta di tutti contro tutti. È un processo di identificazione dei più «sociali», dei più capaci di soddisfare gli interessi reciproci. Nei mercati di concorrenza non si prende qualcosa senza dare qualcos'altro in cambio.”
“Esiste una pretesascienzaeconomica? Non ne sono affatto certo. Esiste una montagna di libri di economisti, che hanno ridotto l’uomo ad automa, un automa che si suppone capace di prevedere il futuro, di massimizzare la sua utilità o il suo profitto. Esiste una concezione meccanicistica della società, in cui tutti gli attorieconomici operano senza sbagli e senza pentimenti. Esiste l’astrazione di un mercato di concorrenzaperfetta, che conduce immancabilmente a un «equilibrio» ottimo (magari di piena occupazione). Esistono o sono esistiti economisti pseudo-liberali, che hanno creduto a tali favole.”
“Da noi, a parole, si inneggia al progressopolitico, qualunque cosa esso significhi. Meglio, poi, se il progressopolitico è «rivoluzionario». (Il progressoscientifico-tecnico non è apprezzato nella medesima misura).”
“Molti dei vantaggi della vitasociale, specie nelle sue forme più progredite che chiamiamo «civiltà», sono basati sul fatto che l’individuo beneficia di un numero di conoscenze maggiore di quello di cui si rende conto. Si può affermare che la civiltà ha avuto inizio quando l’individuo, nel perseguire i suoi fini, ha potuto utilizzare conoscenze maggiori di quelle da lui stesso acquisite e quando, approfittando di una conoscenza che egli stesso non possedeva, è potuto uscire dai confini della sua ignoranza.”
“La concezione di un uomo già dotato di un intelletto capace di immaginare la costruzione della civiltà e di crearla è fondamentalmente falsa. L’uomo non ha semplicisticamente imposto al mondo un modellocreato dalla sua mente. La sua mente è essa stessa un sistema che, nel tentativo di adattarsi all'ambiente circostante, cambia di continuo.”
“Sarebbe un errorecredere che, per realizzare una più alta forma di civiltà, dovremmo solo mettere in pratica le idee che oggi ci guidano. Se vogliamo progredire, dobbiamo lasciare posto alla continua revisione delle nostre idee attuali, resa necessaria dalle future esperienze.”
lo Stato non dà nulla alle imprese che presto o tardi non si riprenda. Infatti, tutti i fondi statali provengono dalle tasse. E il tanto decantato “credito dello Stato” è fondato su questo implicito assunto: i prestiti accordati devono essere alla fine rimborsati con le tasse.
“Si può condensare il succo di tutta l’economia in una sola lezione, ed essa si può ridurre a una sola frase: l’arte della politica economica sta nel prevedere tutte le conseguenze (non solo immediate ma anche lontane) di ogni programma e provvedimento, e nel considerare non solo le conseguenze su una parte della società, ma sull'intera collettività.”
Se potessimo scegliere – il che non è – sarebbe molto meglio raggiungere la massima produzione e assistere apertamente gli operai con sussidi di disoccupazione, invece che raggiungere la “piena occupazione” con tanti aiuti mascherati e disorganizzando la produzione.
“Quando vi derubano, in cambio non ricevete niente. Quando il vostro denaro è sottratto con le tasse per retribuire funzionari inutili, la situazione non cambia. Va anzi ancora bene se tali funzionari sono fannulloni inoffensivi. Ma, con i tempi che corrono, è più probabile che essi siano riformatori inflessibili, che si danno da fare per scoraggiare e rovinare la produzione.”