“Non è il mondoaziendale a farci tirar fuori tutta la nostra idiozia, ma è il luogo dove la stupidità si nota di più.”
“La mia vita coincide per tre quarti con quella della Fiat. E il mio rapporto con la Fiat è per metà di memoria e per metà di vissuto.”
“La Fiat ha un peso nell'economia e nella società italiana che non si può combinare con uno schieramento politico.”
“La mia vita privata non conta niente. Quello che conta è essere al servizio della Fiat al momento giusto, come adesso.”
“Un padrone che non esige che un’impresa dia profitto è un pessimo padrone.”
“Non credo che esistano persone devote a un’azienda, per tutta la vita. Ognuno va a sposare un progetto, un’idea o un direttore.”
La formula “tre ragazzi con un laptop” veniva usata per descrivere una startup che aveva appena iniziato a operare sulla Rete. Oggi descrive anche un’azienda fisica. “L’hardware sta diventando molto più simile al software”.
“Il vero prodotto non è Google News ma Google. Tutto si riduce al coinvolgimento dell’utente in Google, e al fatto che se, a un certo punto del vostro coinvolgimento in Google, riusciamo a farvi usare Google per qualcosa che possiamo monetizzare, allora i conti tornano.”
“In Lucania, spesso, il controllore coincide con il controllato: l’Eni.”
“Chi fa la moda è un artista legato strettamente a doppio filo all'industria.”
“Per un'aziendarispetto di sé significa prendersi sul serio, battersi per esistere, puntare su prodotti di qualità, tenere in considerazione i propri dipendenti, sceglierepartner che condividano gli stessi valori. Possedere la dote dell'empatia vuol dire invece non limitarsi alle analisi di mercato, ma avere un'idea del mondo nel suo insieme, cogliere quali saranno i settori strategici, avere buone fonti d'informazione.”
Le aziendevincenti, quelle caratterizzate da risultati costantemente positivi e migliori della concorrenza, si contraddistinguono per la prevalenza delle logiche di lungo terminerispetto a quelle di brevetermine. Non lasciano spazio al “questo non si può fare”, ma hanno costantemente il cliente al centro di tutto, maturano una vera e propria ossessione nella volontà di dargli il massimo valore, sfornando nuovi prodotti e nuovi servizi più velocemente degli altri. Le aziende perdenti, al contrario, caratterizzate da risultati altalenanti, le cosiddette “follower”, si accontentano di risultati mediocri, di seguire logiche di brevetermine, dimostrando incapacità di innovare prodotti, processi e persone costantemente nel tempo.
“Il vero vantaggio competitivo di un’aziendarispetto alle altre consiste nella capacità di imparare più velocemente degli altri.”
“Per qualsiasi azienda oggi è impossibilesopravvivere nel mercato attuale senza acquisire la capacità di innovare continuamente i propri prodotti e i propri servizi. Tutto quello che noi produciamo sarà fatto anche da qualcun altro entro breve tempo a costi inferiori e probabilmente a pari qualità, se non superiore.”
“Non c’è vero sviluppo in un’azienda in cui le persone stesse non sono pronte a innovare se stesse continuamente, insieme a tutto ciò che le circonda, identificando questo sviluppo come il frutto di una mentalità diffusa e non come il colpo di genio di una o di poche persone.”