Un cattolico di Breslavia rubò in una chiesa dei piccoli oggetti d'oro e altre offerte. Tradotto in tribunale, egli sostiene di averli ricevuti dalla Vergine. Lo si condanna. La sentenza è inviata al re Federico di Prussia perché la firmi, secondo l'usanza. Il re ordina un'assemblea di teologi per decidere se è proprio impossibile che la Verginefaccia dei piccoli regali a un cattolico devoto. I teologi, alquanto imbarazzati, decidono che la cosa non è proprio impossibile. Allora, il re scrive in calce alla sentenza: "Faccio grazia al nominato Tizio... ma lo diffido, pena la vita, a non ricevere più alcun regalo, né dalla Vergine né dai Santi".