“Cos'hai mangiato, il pollo con le mani che ti rimane attaccato il cilum alle dita? Dai, fai girare!”
Due giovanimonaci studiavano in seminario, ed entrambi erano incalliti fumatori. Il loro problema era: "Posso fumare mentre prego?" Non riuscendo a risolverlo, decisero di rivolgersi ai loro superiori. Più tardi, uno chiese all'altro che cosa gli aveva detto il superiore. "Sono stato rimproverato aspramente solo per aver parlato del fatto, - disse il primo. - Ed il tuo superiore, cosa ti ha detto?". "Il mio fu molto compiaciuto, - disse il secondo. - Mi ha detto che facevo benissimo. Ma dimmi, che domanda gli hai fatto?" "Gli ho chiesto se posso fumare mentre prego". "Te la sei voluta tu. Io gli ho chiesto: posso pregare mentre fumo?".
“Se vi va di fumare, fumate... tanto, se deve succedere succede.”
“Io penso che, mentre sto lavorando, una pipa sia una grande fonte di ispirazione. Una pipa può essere posta diagonalmente sui tasti di una macchina da scrivere in modo che non funzionino, o può essere usata in modo da emettere una tale nuvola di fumo in modo che io non veda la carta.”
“Si capisce che lei fuma un sacco di marijuana. Il suo divano ha le cinture di sicurezza.”
[Dal medico]"Lei, la deve smettere di fumare.""Perché, ho qualche cosa ai polmoni?""No, è che ogni volta che viene qui, mi brucia il tappeto."
“Io fumo da dieci a quindici sigari al giorno. Alla mia età devo attaccarmi a qualcosa.”
“- Rilassati, fumati una sigaretta.- Ho smesso... Perché ne hai una?”
“Quando accende la pipa l’attenzione per la fiamma dello zolfanello che alla prossima tirata dovrebbe lasciarsi aspirare fino in fondo al fornello dando inizio alla lenta trasformazione in brace dei fili di tabacco, non deve fargli dimenticare nemmeno per un attimo l’esplosione d’una supernova che si sta producendo nella Grande Nube di Magellano in questo stesso istante, cioè qualche milione d’anni fa.”
“Ho smesso di fumaresigarette. Ora sono passato ai sigari. Non è già qualcosa?”
“Non c'è nessuno che smetta di fumare.Si sospende, al massimo. Per giorni. O per mesi; o per anni. Ma nessuno smette. La sigaretta è sempre lì, in agguato. Qualche volta salta fuori nel bel mezzo di un sogno, magari cinque, o dieci anni dopo aver «smesso».Allora senti il contatto delle dita sulla carta; senti il leggero, sordo, rassicurante rumore che fa quando la batti sul piano della scrivania; senti il contatto delle labbra sul filtro ocra; senti lo scratch del fiammifero e vedi la fiamma gialla, con la base azzurra.Senti addirittura la botta nei polmoni, e vedi il fumo che si diffonde fra le carte, i libri, la tazzina di caffè.”
“La nicotina è uno stupefacente ad azione molto rapida, ma il suo quantitativo nel sangue scende a metà nel giro di mezz'ora, e a un quarto dopo un'ora: questa è la ragione per cui generalmente si fumano venti sigarette al giorno. Appena finito di fumare il livello di nicotina nel corpo inizia dunque a scendere e il fumatore comincia a soffrire i sintomi di astinenza.”
“Spenta la tua ultima sigaretta sei già un non fumatore.”
“Che assurdo hobby è mai questo che, quando lo fai, vorresti non farlo e solo quando non lo puoi fare vorresti una sigaretta?”
“La soluzione del problema non sta nell’aspettare il momento della rivelazione ma nel capire che, spenta l’ultima sigaretta, la faccenda è chiusa.”