“Non so, figlia mia, dove vanno le persone che muoiono, ma so dove restano.”
“Ci hanno evacuato così in fretta... non ho nemmeno una sua foto.”
Le cose assumono contorni indefiniti (tanto ci sarebbe da dire sulla tua poetica dell’indefinito spesso ridotta a uno stratagemma estetico) e quindi vibrano, come accade con le stelle, per te sempre “vaghe”, cioè belle perché distanti. In un attimo si potrebbe perderle, e in quello stesso attimo si comincia a desiderarle, a immaginarle, a progettare come raggiungerle, a sperare. Ogni cosa per te è contemporaneamente anche la sua possibileperdita.
“In mezzo a questo marecercherò di scoprire quale stella seiPerché mi perderei se dovessi capireche stanotte non ci sei.”
“Se le persone che amiamo ci vengono portate via, perché continuino a vivere non dobbiamo mai smettere di amarle. Le case bruciano, le persone muoiono... ma il vero amore è per sempre!”
“È quattro giorni che ti amo,ti prego, non andare via,non lasciarmi ferito.”