“Fare il presepe, addobbare l’albero, scambiarsi i regali, mangiare di magro la vigilia, aspettare l’arrivo di GesùBambino, andare alla messa di mezzanotte, l’abbuffata natalizia, il surplus suntuario di Santo Stefano, i botti di Capodanno e last but not least l’attesa della Befana. È un’autentica maratona cerimoniale cui partecipano credenti e non credenti. Per devozione o per tradizione, per consuetudine o per abitudine, per gioco o per forza. Per molti giocoforza. Le motivazioni sono diverse, ma il risultato è comunque un’effervescente recita collettiva, un sussulto calendariale, un fremitoprolungato del tempo.”
“SMS al posto delle molotov e twitter al posto delle pietre. È la forza dell’intifada digitale.”
“Per chi ha paura tutto fruscia.”
“Ieri come oggi la giovinezza è un’invenzionesociale. È una categoria ad assetto variabile.”
“Se il cibo è il linguaggio più universalmente umano, ogni cucina è lo specchio di una società.”
“La storia dei prodotti autoctoni è fatta di contaminazioni e di migrazioni.”
“Primo, non invecchiare. È il comandamento numero uno della società dell’immagine.”
“Se tutti sono tatuati il tatuaggio smette di significare, perde definizione per diventare decorazione, manierismo, modaiolismo.”
“Siamo davanti a un’inquisizione che omologa i corpi anziché disciplinare le anime.”
“Come iPad e YouTube, prima e seconda persona singolare dell’individualismo di massa.”
“Porta male versare il sale, ma al contrario gettato dietro le spalle serve per scacciare le streghe e allontanare i malefici di origine magica. Nell’Italia contadina spesso si ricorreva al minerale per impedire alle streghe di varcare la soglia di casa durante la notte. Le perfide megere si sarebbero messe a contare i grani di sale perdendo la cognizione del tempo fino a farsi sorprendere dal sopraggiungere dell’alba. Sembra, inoltre, che bastasse pronunciare la parola sale per sciogliere d’incanto il sabba delle streghe e che durante questi raduni diabolici si consumassero vere e proprie orge alimentari, oltre che sessuali, ma che il cibo fosse rigorosamente insipido. Al punto che cucinare senza sale poteva costare ad una donna distratta l’accusa di stregoneria.”
“Una trasgressione alle regole della cucina caratterizza nell’immaginario la donnastrega: la preparazione di cibo senza sale. Già nel mondo romano questo ingrediente è considerato sacro, connesso all’immortalità degli dèi, e anche nella culturacristiana esso conserva uno statuto magico-sacrale. Nel folklore mediterraneo, soprattutto italiano, si ritiene che il sale sia aborrito dalle streghe e possa dunque scongiurare fatture e malie. Da cui l’uso apotropaico di spargere sale e, in generale, le precauzioni che circondano il passaggio della saliera tra i commensali.”
“Il dessert degli dèi era a base di miele, mandorle, sesamo.”
“Ciascuno sempre connesso con il suo tutor virtuale e sconnesso dagli altri.”
“L'uomomangia per vivere e vive per mangiare.”