“Emette un grugnito. È il suo modo di rispondere al telefono. Sente una voce d’uomo dal tono sgradevole. Poche parole. Essenziali. Tipiche di una persona che non ama affidare al telefono eccessive confidenze.”
“Erano soldi sporchi, in realtà. Denaro maledetto. Erano i proventi dello spaccio di ogni genere di droga. Quarto Pratese godeva di una tristefama. Il quartiere era noto per esseremercato fiorente. Il passaparola funzionava meglio di una campagnapubblicitaria gridata in televisione.”
“Anche nel campo dei furti si susseguono le mode. Per quanto l’unico concetto a non cambiare sia quello di rubare.”
“Le periferie delle città sono ormai tutte uguali. Qualsiasi sia la città.”
“Noi umani riteniamo che gli oggetti siano morti, inerti. Ma non è vero. Hanno dentro un’energia. Invisibile, nascosta. Che li muove. Basta un nostro minimo gesto o errore o svista e l’oggetto se ne approfitta per guadagnarsi la sua libertà.”
“Le cose possono anche essere perfide… Perché, non ti credere, le cose hanno una vita loro.”
“Il libraio fuori dal tempo. Era un piccolo uomo dal viso rugoso: la cui pelle era dello stesso colore delle pagine ingiallite dei libri antichi che lo circondavano. Difficile azzeccare la sua età.”
“Fred è solo. Unicacompagnia: ricordi, rimorsi, rimpianti. Si gratta nervosamente la nuca. Sbuffa. Raggiunge il bagno. Si passa una mano sulle guance mentre si osserva nello specchio. Occhi negli occhi. Non si piace. Per niente. Palpebre gonfie. Pelle bianchiccia cadente. Sguardo spento.”
“I portieri erano di varia provenienza, ciascuno rappresentava un diverso continente. Faceva eccezione la scala A, unica portineria dove ancora sventolava il tricolore. E unica anche a essere presieduta da una donna.”
“Che male c’è ad essere un po’ ambiziosi? Il male c’è ad esserlo... troppo!”
“Internet, Net, Web, La Rete, il Cyber-spazio. Risorsa dei momenti disperati.”
“S’era infilata nella borsa una mini-camera. Piccola, come nei film di super-spie. Uguale a un tubetto di rossetto. C’era il rischio di confondersi: fotografarsi le labbra invece di truccarle.”
“Il professor Theodor Kosimus era un vecchioeuropeo (tedesco) e cupo archeologo, mentre Ursula Jones era una giovaneamericana e spensierata giornalista: più che un incontro tra i due... immaginate lo scontro tra un uccello preistorico, l'archaeopterix, e un razzo planetario.”
“Il presente non è che il frutto di un albero che affonda le sue radici nel passato, non puoi capire il presente se non vai alle radici.”
“Il giornale che leggi stamattina non è che l'ultimo numero aggiornato di migliaia di edizioni precedenti.”