“Quell'inferno in cui siamo cresciuti. L'epoca buia della civiltà. Il basso Medioevo della modernità. I tardi anni Ottanta.”
“Il dolore crea dei buchi nella trasmissione della memoria. Poi ognuno li riempie come può.”
“Mi sa che con gli anni accumuliamo facce, angolazioni, caratteri. Con la vita diventiamo poligoni.”
“C'è un'altra parte del corpo a cui le risposte non cambiano nulla. Che se ne frega del cervello. È tipo qui, all'altezza dell'esofago, circa. Dove ci sta quel groviglio brutto di nostalgia. E di rimpianti. E di rimorsi. Di quello che non sei riuscito a dire. Di chi non sei riuscito a capire. Finché eri in tempo.”
“Forse crescere significa anche questo. Accettare che quel monte che protegge la vallata ha anche un altro versante, nascosto.”
“Oggi Kobane è un museo a cielo aperto della vergogna dell'umanità. Di cosa è stato lasciato accadere. Non vogliamo ripulire tutto solo perché il mondo possa tornare a far finta di niente.”
“Le parole cambiano proprio tanto a seconda delle bocche da cui escono, e dagli spazi in cui risuonano.”
“C'hai presente quando ti dicono che c'hai un insetto addosso, e tu te lo senti che ti zampetta su tutta la pelle? Ecco. Io uguale però con l'Isis. Me li sento tutto intorno che strisciano.”
“Ogni tanto mi scordo che prima di fareipotesi devo aggiornare il cervello con i parametri di questa parte del mondo.”
“I cuori non sono tutti uguali. Si modellano, si sagomano, sulle esperienze. Come un tronco che cresce storto adattandosi a quello che c'ha intorno.”
“Vuoi dimagrire? È facilissimo: Ti basta prendere a volontà quante cucchiaiate vuoi da un maxi vaso di Nutella. Poi esci con la tuta e le scarpe da jogging. I tuoi sensi di colpa ti faranno da personal trainer.”
“Non si sa mai. Io il futuro lo metto nella mia wish list.”
“Certo che sono single per scelta. Di un altro però.”
“Per i Bassotti, il bianco diventa nero, e il nero bianco. Insomma, loro si sentono nel giusto, anche se il resto del mondo la pensa diversamente.”
“Mi piace l'umorismo scorretto e spiazzante di Leo Ortolani. Spesso mi ritrovo a pensare: questa avrei voluto scriverla io! A volte anche: questa avrei voluto avere il coraggio di scriverla io!”