“Quell'inferno in cui siamo cresciuti. L'epoca buia della civiltà. Il basso Medioevo della modernità. I tardi anni Ottanta.”
Io, in realtà, mi chiamo Calogero e quando all’appello arrivava il mio turno con “Calà Calogero”, tutti scoppiavano a ridere. Poi i compagni per simpatia cominciarono a chiamarmi Jerry anche perché facevo ridere come Jerry Lewis.
Uccisi perché? Per il sogno di un gruppo di esaltati che giocavano a fare la rivoluzione, si illudevano di essere spiriti eletti, anime belle votate a una nobileutopia senza rendersi conto che i veri “figli del popolo”, come li chiamava Pasolini, stavano dall’altra parte, erano i bersagli della loro stupidafollia.
“Nel temperamentoamericano c’è una qualità, chiamata resiliency, che abbraccia i concetti di elasticità, di rimbalzo, di risorsa e di buon umore.”
“Bruciamo eventi in un tempo velocissimo, tutto passa in un attimo. Pochi giorni e la Storia appare consumata. Ci sembra tutto già lontanissimo solo un mese dopo. E allora il senso a quello che faccio me lo dà l’idea che ci sia qualcuno che registra i fatti, gli eventi e ne lascia testimonianza.”
“Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventarecieco.”