“Esisterà solo l’uno. Dunque esisterà solo l’io. Ognuno con il suo egòfono acceso. Muto con chi gli sta intorno, loquace solo con chi ha il merito di rimanersene a debita distanza.”
“Non ti basta un ordine semiautomatico, che richiede pochi e leggeri ritocchi, ed è così logico, così necessario da funzionare per seduzione e non per costrizione. Un ordine fraterno e non paterno, tra simili, tra eguali, un contagio democratico. Un ordine poco faticoso da insegnare, poco faticoso da imparare. Soprattutto: un ordine così poco invasivo, così poco opprimente, da preservare chi lo impone dallo sgradevole compito di farsi odiare.”
“Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso.”
“Se non esercito il potere non è solamente per pigrizia (conta anche quella, ma non è così determinante). È soprattutto perché al potere, così come si è strutturato prima di te e di me, io non riesco più a credere. È dunque non posso, imbrogliando me stesso, imbrogliare anche te.”
“Tra simulare un’autorità ben strutturata ma finta, ed esercitarne una gracile e fluttuante, però autentica, che cosa è peggio? Dimmi, chi preferisci ritrovarti di fronte: uno che parla una lingua chiara ma non è la sua, oppure uno che parla proprio la sua ma non si capisce che accidenti sta dicendo?”
“Ripenso con rimpianto a quella felice marginalità infantile, a quella pre-vita così densa di profumi, di beate solitudini, di tempo vuoto e silenzioso, quando assisto alle omissioni o alle complicità degli adulti, nei ristoranti, di fronte a schiamazzi e corse forsennate dei loro piccoli cari, resi isterici da una promiscuità imposta e priva di qualunque assetto, di qualunque educazione. O quando assisto al tristeesibizionismo di bambini che la volgaritàsentimentale dei genitori trasforma in miniature di adulti, scaraventati in pasto alla loro acerba vanità e al voyeurismo infanticida dei grandi. Dal settore del mio cervello dove siedono, come in un parlamento in miniatura, i reazionari in quota alla mia sensibilità e alla mia esperienza, si constata, severamente, che ogni crollo di ordine è un inevitabile crollo di bellezza: e prima che nuova bellezza intervenga a dare ordine e respiro alla vita di tutti, possono passare molti anni o anche molte generazioni. I progressisti non sanno come replicare e chiedono la sospensione della seduta.”
“Anche quando sospetto che la destra abbia ragione, me ne rimango ostinatamente seduto sui banchi della sinistra. E lo sai perché? Perché non posso fare altro.”
“Dicono che avresti avuto bisogno di un Padre. Un vero Padre. Che avresti avuto bisogno del suo ordine ben strutturato, ben codificato, così da poterlo fare tuo oppure confutarlo e combatterlo, e combattendolo diventare un uomo. Non c’è argomento che mi metta più in difficoltà. Del padre non ho che alcune attitudini. Per esempio quella, non trascurabile, di mantenerti con il mio lavoro e la mia fatica. Ma so che è sconveniente farlo pesare (anche se altrettanto sconveniente, lo dico a carico tuo, è dimenticarlo). Ma riconosco che di tutte le altre tradizionali attitudini del padre – stabilire regole, rimproverare, punire, disciplinare – non sono un convincente interprete.”
“Michael Jackson, che come capita a volte è nero, ha nella vita due obiettivi conclamati: diventare bianco, magari biondo come Jean Harlow, e non invecchiare mai come Dio.”
“Che la furbizia sia caratteristica servile, e mai signorile, è la sola fondamentale scoperta politica che milioni di italiani devono ancora fare.”
“Lo stravacco scomposto del tuo corpo perde evidenza rispetto al tuo viso intatto, ai suoi tratti puliti. Il respiro è leggero, la fronte sgombera, le palpebre lisce e integre come un libro mai aperto. Ho la nitida sensazione che questo – esattamente questo – sia l’ultimo istante della tua infanzia. Scomparirà per poi riapparire sempre più raramente, nel corso degli anni, quel bagliore infantile che perfino nei vecchi ogni tanto rivela le tracce dell’inizio. Ma in questo momento il tuo volto addormentato ha una tale purezza di lineamenti da sembrare mai più eguagliabile, e dunque definitiva: contiene il suo addio agli anni (pochi) dell’innocenza.”
“Tu che hai di fronte un dopopadre esitante e in fondocomplice, possibile che non capisca la fortuna che hai? Lo so bene che non basta, come Senso della Vita, un water pulito.”
“La morte di Pier Paolo Pasolini è uno degli avvenimenti più significativi e commoventi di questo secolo. E giusto o sbagliato fosse il suo populismo, corretta o esagerata la sua percezione del moderno come catastrofe antropologica, credo che nessun intellettuale o artistaitaliano contemporaneo abbia così fortemente affrontato l'epoca fino a farsene divorare, fino a distruggersi.”
“Minuti che si affastellano e diventano ore, ore che passano senza poterle più contare perché contarle non conta più, tempo finalmente ingannato, ignorato, puoi avere nove anni, puoi averne novanta, non ha più importanza, sei solamente il lavoro che stai facendo. Non pensi più a te stesso.”
“Povero Minà, eternavittima del proprio entusiasmo. Comparire davanti alla televisione lo eccita come un bambino: l'evento gli sembra così straordinario da comunicare, per osmosi, straordinarietà anche ai suoi raccogliticci compagni di ventura.”