“Tu non puoi dare ordini, Adolf! Siamo soci al 50%!”
“Vade retro, Saragat!”
“I mortali non hanno la facoltà di comandare al successo, ma noi faremo di meglio: lo meriteremo.”
“Dammi quello che comandi, comandami quello che vuoi.”
La mentalità dell’uomo romano è di essere un vincente e di imporre la sua volontà su tutti: sui popolinemici con le armi e le leggi, sugli altri romani con la ricchezza o lo status sociale (di solito vanno di pari passo), e su persone di rango inferiore anche con… la sua sessualità. La sua virilità insomma è uno strumento per dimostrare la sua superiorità e per sottomettere gli “altri”. E per “altri” intendiamo tutti: uomini, donne e ragazzi.
“Non mi piace un generale gigantesco, gambe larghe, tutto fiero dei suoi ricci, glabro a forza di rasoi. Io lo voglio piccoletto; gli si notino le gambe storte, ma si regga in piedi saldamente, tutto cuore.”
“Chi non ha mai imparato ad obbedire non può essere un buon comandante.”
“Chi si accinge a diventare un buon capo, deve prima essere stato sotto un capo.”
“Non possiamo comandare la natura tranne che obbedendole.”
“Mi fa sempre impressione vedere un uomo di bassa statura al potere.”
“Consigliate e non forzate.”
“Io credo nel dare e nel prendere. Io do gli ordini... e i bambini li prendono.”
“Non tutti sono capaci di comandare. Gran parte degli Umani preferisce eseguireordini, piuttosto che affannarsi a governare gli altri.”
“Se nella vita non vorrai avere problemi, gli uomini lasciali comandare, o almeno lasciaglielo credere.”
“Cambiare le cose è l'essenza del comando; cambiarle prima di chiunque altro è creatività.”