La figlia del re, giocando con una delle sue cameriere, le guardò la mano, e dopo avervi contato le dita esclamò: "Come! Anche voi avete cinque dita come me?!" E le ricontò per sincerarsene.
Sul fondo di un fiume, una classe di pesciolini ascoltava il maestro che spiegava il pericolo rappresentato dagli ami, e tutti disegnavano degli ami in modo da essere in grado di riconoscerli. Ebbene, uno dei pesciolini, annoiato da quella lezione, scivolò fuori dalla classe per andare a passeggio. Improvvisamente, scorse un piccolo verme che si agitava nell’acqua, e siccome cominciava ad aver fame, si precipitò ad afferrarlo. Sentì allora qualcosa penetrargli violentemente nella gola. Dibattendosi, riuscì a sfuggire, ma in quale stato! Ritornò a scuola mogio mogio, si avvicinò al maestro e promise che in futuro sarebbe stato più attento. "Oh, - direte voi - è una storia per bambini!" Sì, ma quanti adulti non sono più ragionevoli di quel pesciolino! Fanno solo di testa loro, credendo di poter fare a meno delle lezioni dei saggi. Con una simile mentalità si espongono al rischio di essere presi ad ogni sorta di amo, ma avranno anch’essi la fortuna di poter sfuggire?
“Erano le Olimpiadi di Roma del 1960 e mi trovai, come sottosegretario, a mediare le richieste dei pescatori di cozze del golfo di Napoli che, essendo sede delle gare di regata velica, doveva essere temporaneamente interdetto alla pesca. La situazione che si presentò fu paradossale, perché da un lato i pescatori di cozze presentavano una situazione di miseria estrema, che sarebbe stata aggravata dalla mancanza dei guadagni per la loro mancata attività, dall'altra, quando si arrivò a parlare di rimborsi, presentavano richiesteeconomiche esagerate per i mancati introiti che il fermo avrebbe comportato.”
In un paese un giorno passò a miglior vita un vecchio di 103 anni. Alla vigilia del funerale, dopo cena, si raccolsero quattro gatti per la tradizionalerecita del rosario e per la consueta chiacchierata d'occasione. "Poveretto, quante ne ha viste e quanto tribolare..." "Ma come ha fatto ad arrivare a questa età?," chiede una donna alla nuora. "Cara mia, per tutta la vita ha sempre ascoltato il medico: sempre acqua, mai un goccio di vino". A un tratto si sentì un tonfo giù per la scala di legno che portava al piano di sopra. "Madonna, che succede?" "Niente paura - disse la nuora - è ruzzolato il fratello gemello del morto, ubriaco fradicio come al solito".
Un uomo d'affari americano non sapendo cosa fare del proprio figlio, lo chiuse in una stanza con una Bibbia, una mela e un assegnobancario. Pensava: "Se lo ritroverò a leggere la Bibbia, ne farò un prete; se starà contemplando la mela, ne farò un agricoltore e se guarderà l'assegno ne farò un banchiere". Passato il tempo prefissato, e tornato nella stanza, trovò il figlio che aveva intascato l'assegno e, seduto sopra la Bibbia, stava mangiando la mela: ne fece allora un uomopolitico.
Due giovanimonaci studiavano in seminario, ed entrambi erano incalliti fumatori. Il loro problema era: "Posso fumare mentre prego?" Non riuscendo a risolverlo, decisero di rivolgersi ai loro superiori. Più tardi, uno chiese all'altro che cosa gli aveva detto il superiore. "Sono stato rimproverato aspramente solo per aver parlato del fatto, - disse il primo. - Ed il tuo superiore, cosa ti ha detto?". "Il mio fu molto compiaciuto, - disse il secondo. - Mi ha detto che facevo benissimo. Ma dimmi, che domanda gli hai fatto?" "Gli ho chiesto se posso fumare mentre prego". "Te la sei voluta tu. Io gli ho chiesto: posso pregare mentre fumo?".