“Dicon tue luci : È poco amor giurarsi: dicalo il labro alfine; ond’io poi gridi:felice il dì ch’io venni, e vidi, ed arsi.”
“Nascer si, nascer chiamo aspra vicenda,non già il morire, ond'io d'angosce tante scevro rimango, e un solo breveistantedè miei servi natali il fallo ammenda.”
“Tacito orror di solitaria selvadi sì dolce tristezza il cor mi bea.”
“E quanto addentro più il mio piè s'inselva,tanto più calma e gioia in me si crea.”
“Raro e celeste dono, possiede chi è capace di sentire e di ragionare allo stesso tempo.”
“La ragione e il vero sono quei tali conquistatori che per vincere e conquistare durevolmente nessuna arme devono adoperare che le semplici parole. Perciò le religionidiverse e la ciecaobbedienza si sono sempre insegnate coll'armi, ma la sana filosofia e i moderati governi coi libri.”
“Bisogna veramente che l'uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.”
“Uom, se' tu grande, o vil? Muori, e il saprai.”
“Il vivere senz'anima è il più breve e il più sicuro compenso per lungamente vivere in sicurezza nella tirannide; ma di questa obbrobriosa morte continua (che io per l'onore della specie non chiamerò vita, ma vegetazione) non posso né voglio insegnare i precetti.”
“Amar chi t'odia, ell'è impossibil cosa.”
“La disgrazia non sta nella punizione, ma nel crimine.”
“Bieca, o Morte, minacci? e in atto orrenda, l'Adunca falce a me brandisci innante? Vibrala, su: me non vedrai tremante, pregarti mai, che il gran colpo sospenda.”
“Empia Filiste, me troverai, ma almen da re, qui... morto.”
“La provvidenza fa sì che nessun uomo trovi la felicità del crimine.”
“Afferra la mia mano, caro amico, sto morendo.”