“Tento di prepararmi alla prossima ora. È il tempo concesso ai tributi per dire addio ai loro cari.”
“Guardate come prendiamo i vostri figli e li sacrifichiamo senza che voi possiate fare niente. Se alzate un dito, vi distruggeremo dal primo all’ultimo. Proprio come abbiamo fatto con il Distretto Tredici.”
“Signore e signori, che i settantaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!”
“I centri furono chiusi e gli uccelli abbandonati a se stessi. Ma non morirono. Anzi, le ghiandaie chiacchierone si accoppiarono con femmine di mimo e crearono una specie completamente nuova, che poteva riprodurre sia il fischio degli uccelli sia le melodie umane. Avevano perduto la capacità di ripetere frasi e parole, ma riuscivano a imitare certi vocalizzi umani, dal gorgheggio acuto di un bambino ai toni profondi di un uomo. E persino canzoni. Non solo qualche nota musicale, ma intere canzoni, se avevi la pazienza di cantargliele e se a loro piaceva la tua voce.”
“Ibridi. Nessun dubbio in proposito. Non li avevo mai visti, ma non sono certo animali creati dalla natura. Somigliano a grossi lupi, ma quale lupo rimane agevolmente in equilibrio sulle zampe posteriori? Quale lupo usa la zampa anteriore, come se avesse un polso, per far segno al resto del branco di avanzare?”
“Mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo.”
“Oh, be’, penso. Saremo ventiquattro. Ci sono buone probabilità che qualcun altro lo uccida prima che lo faccia io.”
“Tutti i colori sembrano finti, i rosa troppo carichi, i verdi troppo brillanti, i gialli così squillanti da fare male agli occhi, come quei leccalecca che non abbiamo mai potuto permetterci di comprare nella piccola pasticceria del Distretto 12.”
“La galleria prosegue ancora e ancora e io penso alle tonnellate di roccia che mi separano dal cielo e mi si stringe il cuore. Odioessere rinchiusa nella pietra in questo modo. Mi ricorda le miniere e mio padreintrappolato, incapace di raggiungere la luce del sole, sepolto per sempre nel buio.”
“Tu non hai paura del fuoco, vero, Katniss?”
“Mentre mi addormento, cerco di immaginare un mondo futuro in cui non ci siano Hunger Games o Capitol City. Un posto come il prato della canzone che ho cantato quando è morta Rue. Dove il figlio di Peeta potrebbe essere al sicuro.”
“Tradimento. È la mia prima sensazione, ed è grottesca. Perché, per esserci un tradimento, dovrebbe esserci stata fiducia, prima.”
“Le regole sono semplici. Come punizione per la rivolta, ognuno dei dodici distretti deve fornire due partecipanti, un ragazzo e una ragazza, chiamati tributi. I ventiquattro tributi vengono rinchiusi in un’ampia arena all’aperto che può contenere di tutto, da un torrido deserto a una landa ghiacciata. Per varie settimane i concorrenti devono combattere sino alla morte. L’ultimo tributo ancora in piedi vince.”
“Ricordate, testa alta. Sorrisi. Vi ameranno! Mi sembra di risentire la voce di Cinna. Alzo il mento un po’ di più, mi stampo in faccia il sorriso più affascinante che ho e saluto con la mano libera. Ora sono felice di potermi aggrappare a Peeta per tenermi in equilibrio, è così saldo, solido come una roccia. Quando acquistosicurezza, lancio qualche bacio alla folla. Gli abitanti di Capitol City stanno impazzendo, ci inondano di fiori, gridano i nostri nomi, i nomi che si sono presi il disturbo di cercare sul programma. La musica incalzante, le acclamazioni, l’ammirazione mi entrano nel sangue, e non posso soffocare la mia eccitazione. Cinna mi ha dato un grande vantaggio.”
“Piangere è inammissibile.”