“I figli del lupo nascono coi denti.”
“La libertà sta di casa con la ricchezza.”
“Moderno è il nuovo per forza, chi non ha originalità e vorrebbe dimostrar d'averne.”
“Un romanzo o si scrive o si vive.”
“Un'ora breve di dolore c'impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia.”
“Vale più una pietruzza in patria, che tutto un regno fuorvia!”
“La vita è un flusso che noi cerchiamo di arrestare in forme stabili e determinate ... dove la realtà ti disperde e disintegra oppure ti vincola e ti incatena fino a soffocarti.”
“Solo i fanciulli han la divina fortuna di prendere sul serio i loro giuochi. La meraviglia è in loro; la rovesciano su le cose con cui giuocano, e se ne lasciano ingannare. Non è più un giuoco; è una realtà meravigliosa.”
“Questa loro realtà [...] essi ci respirano dentro, la vedono, la sentono, la toccano!”
“È naturale che illusioni e disinganni, dolori e gioie, speranze e desideri ci appaiano vani e transitori, di fronte al sentimento che spira dalle cose che restano e sopravanzano ad essi, impassibili.”
“Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione... ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umoristico.”
L'idea che gli altri vedevano in me uno che non ero io quale mi conoscevo; uno che essi soltanto potevano conoscere guardandomi da fuori con occhi che non erano i miei e che mi davano un aspettodestinato a restarmi sempre estraneo, pur essendo in me, pur essendo il mio per loro (un "mio" dunque che non era per me!); una vita nella quale, pur essendo la mia per loro, io non potevo penetrare, quest'idea non mi diede più requie.
“Per gli altri le mie idee e il mio naso hanno tanta relazione, che se quelle, poniamo, fossero molto serie e questo per la sua forma molto buffo, si metterebbero a ridere. ”
“Tutti riconosciamo volentieri la nostra infelicità; nessuno, la propria malvagità.”
“Il guajo è che come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E allora, caro mio, che diventi tu? Dico per me che, qua di fronte a te, mi vedo e mi tocco - tu, per come ti vedono gli altri - che diventi? - Un fantasma, caro, un fantasma! - Eppure, vedi questi pazzi? Senza badare al fantasma che portano con sé, in sé stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! E credono che sia una cosa diversa....”