“Ho un senso sviluppato del ridicolo, ma non ho il senso dell'umorismo.”
“Era un comico nazional-popolare? Era italiano, e faceva ridere il popolo. Più nazional-popolare di così!”
Sa cosa mi disse a Roma il cardinale Poletti? "Lei fa del bene, perché con il suo personaggio la gente si rilassa e sorride, riconciliandosi un poco con la vita". Fra poco mi venderanno in farmacia.
“Scurrilità: La comicità è natura. L'uso di termini sessuali diventa un discorso. Non si può dire che ho parlato del pisellino. La scurrilità è la zolla, l'essenza della terra, il ventre, il materialismo del comico. La nostra tradizione è scurrile. Bisogna avere gaudio e volare, volare sulle parole.”
“Non c'è comico al di fuori di ciò che è propriamente umano.”
“La credibilità di una boiata è direttamente proporzionale al potere di chi la dice.”
Io, in realtà, mi chiamo Calogero e quando all’appello arrivava il mio turno con “Calà Calogero”, tutti scoppiavano a ridere. Poi i compagni per simpatia cominciarono a chiamarmi Jerry anche perché facevo ridere come Jerry Lewis.
“Dobbiamo saper anticipare il comico che c'è in noi. Così potremo evitare che gli altri si prendano gioco delle nostre imperfezioni.”
“Era abbastanza comico da far venir le lacrime agli angeli.”
“La miseria è il vero copione della comicità. È già tragedia, perciò si ride.”
“Non è nei comportamenti che trovo la comicità ma negli stati dell'animo!”
“I comici sono la gente, noi, noi, siamo degli attori.”
“La comicità non è solo talento, ma soprattutto un dono, un modo di sentire, di poter comprendere e interpretare!”
“Il comico è riso, l'umorismo sorriso.”
“La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.”