A Verona ci rimasi circa sette anni. Lì incontrai Umberto Smaila e gli altri e formammo i “Gatti di Vicolo Miracoli”. A Verona nacque il sogno, ma che realizzai a Milano.
“- Prostituta: M'ha messo i piedi su la coscia!- Gianni: Non preoccuparti: l'ingegnere è uno che i piedi se li lava.”
“Conosco i miei limiti: non sono bello, piaccio!”
“I miei film vanno ancora forte in tv. Lavoro come un matto. Per me è importante avere una sala sempre piena di gente da intrattenere e divertire.”
Io, in realtà, mi chiamo Calogero e quando all’appello arrivava il mio turno con “Calà Calogero”, tutti scoppiavano a ridere. Poi i compagni per simpatia cominciarono a chiamarmi Jerry anche perché facevo ridere come Jerry Lewis.