“L’intimità, la solitudine che rende possibile un incontro approfondito tra il testo e la sua ricezione, tra la lettera e lo spirito, oggi è una singolarità eccentrica, psicologicamente e socialmente sospetta.”
“Quando le fantasie della religione e la loro perversione affine toccano le pulsioni dell'inconscio, il mostruoso non è distante.”
“Mangiare da soli ci dà la sensazione di una solitudine particolare, a volte penosa. Invece, nel condividerecibo e bevande, penetriamo nel cuore della nostra condizione socioculturale. Le implicazioni simboliche e materiali di quell'azione sono quasi universali: comprendono il rituale religioso, le strutture e le divisioni dei ruoli fra i sessi, il campoerotico, le complicità e gli scontri politici, le opposizioni giocose o serie nel discorso, i riti del matrimonio o del lutto.”
“La nostra capacità di previsione è ridicolmente miope (quasi sempre costruiamo le nostre ipotesi utilizzando uno specchietto retrovisore).”
“Un tesoro lessicale a cui uno Shakespeare, un Milton o un Joyce hanno attinto migliaia e migliaia di volte si è ridotto, secondo un’indagine statistica basata su conversazioni telefoniche e messaggi elettronici registrati e inviati nel corso di una giornata tipo in Nordamerica, a circa sessantacinque parole.”
“L'algebra e l'analisi hanno loro momentiromantici, barocchi e classici.”
“L’ipotesi che il linguaggio sia formalmente e sostanzialmente il nocciolo della filosofia, che i limiti del nostro mondo siano quelli del nostro linguaggio, che tutto l’accesso all’esistenziale sia, in ultima analisi, linguistico, è prettamente moderna.”
“L’etichetta di homo sapiens, a parte pochi casi, probabilmente è solo un’infondata millanteria.”
“Ieri, oggi, domani la nostra vera patria sarà sempre un testo.”
“Dentro la filosofia vive la perenne tentazione del poetico, che va accolta o respinta.”
“Leggiamo il libro, ma, più profondamente forse, è il libro a leggere noi.”
“Un libro autentico non è mai impaziente. Può attenderesecoli per risvegliare un’eco vivificante.”
“Le complicità tra l’autore e il lettore, tra il libro e la lettura, sono imprevedibili, volubili, hanno radici misteriose come quelle dell’eros. O, forse, dell’odio.”