“Credo a una persona tutta intera mentre racconta, riferisce, dice. Se stona in qualche punto del corpo, me ne accorgo e smetto.”
“L’esistenza è rito, carne, sfida, sangue.”
“Le notti senza luna mischiano il mazzo ai miei ricordi, affollano i pensieri di uno che è campato più in disparte che assieme. Tolgo dalla nuca la protezione delle mani, lascio la sabbia entrare nei capelli. La pianta dei piedi riceve il solletico del mare.”
“Sottrarsi alla propria missione non procura salvezza, mentre l'assumerla è il solo azzardo che vale la pena di correre.”
“Nascere in mare è passare da un liquido stretto a uno sconfinato. È sbucare da un vicolo nel largo di una piazza.”
“Traditore di vita apparecchiata, già intitolata, andava solo svolta, invece niente, uno si afferra per un bavero e si sbatte via senza uno straccio di lettera, di mestiere in mano, d’indirizzo nuovo, zitto e imbottito di mai più.”
“L’infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato delle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.”
“Che accidenti è successo alle persone? Erano credenti di una fede, poi sono diventate credulone di oroscopi, indovini, lotterie.”
“T’aggia ’mpara’ e t’aggia perdere.”
“La poesia è un modo più accurato di nominare le cose. Va più vicino alle cose, le sottolinea.”
“Non ci saranno più che persone e cose inoffensive, pietose e disarmate tutt’attorno al nostro passato, niente altro che errori diventati muti.”
“Il regno degli animali è una repubblica. È sprovvisto di corona, il più inefficiente copricapo, incapace di proteggere dal sole e dalla pioggia.”
“Chiusi gli occhi, mi addormentai per un minuto, perché non so pregare.”
“In quei giorni io sento la loro assenza, mi salta addosso come la tramontana, mi strappa il caldo a morsi. Me ne sto rannicchiato da una parte e aspetto che passi. Per me ogni giorno è il giorno uno della loro assenza. Scorrono gli anni e io sto fermo al giorno dopo, coi loro corpi appena usciti dalla porta della cucina. ”
“Tradire e non poterlo fare con il sollievo della vigliaccheria, ma dovendo pure ricorrere al più assurdo coraggio mai posseduto prima, chiesto in prestito al futuro, indebitandosi con lui. Tradire è sentirsi i polmoni bruciati, l’aria della fuga scotta negli alveoli, la libertà rubata deve essere feroce, altrimenti non regge al rimorso del dolore di chi resta.”