Un dialoghetto filosofico: "Verrà al mio cocktail?". "Certo, certissimo, anzi probabile".
“Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l'assenza del modulo H. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all'ufficio competente, che sta creando.”
“L'infanzia è l'unico luogo che non riusciamo ad abbandonare.”
“La scelta è il male. Rifiutarsi di scegliere. Anzi, rifiutarsi, semplicemente.”
“Gli amici sono veicoli al piacere e vanno frequentati in quanto tali e abbandonati quando vogliono erigersi a consiglieri.”
“Oscuri presentimenti di noia vengono provocati dall’affannarsi degli altri; e questo ormai ci rende impossibile la frequentazione di una qualsiasi società che non sia naturale, o che almeno non sia fino al collo nei nostri stessi dubbi e disgusti.”
“La realtà è quella che noi riusciamo a far passare per tale.”
“L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.”
“L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi.”
“La troppa familiarità con le cose sacre allontana forse da Dio. I sagrestani non entrano in Paradiso.”
“L'amore è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli amanti.”
“Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventareimmortali.”
“Più una società è stanca, più ammira nella prostituzione la caduta dei suoi stessi ideali.”
“Che ne sanno i giovani di amore e di fare all’amore. Ne parlano tanto nelle loro canzoni, si baciano, fanno anche l’amore, ma che capiscono?”
“La libertà comincia dalla rinuncia a ciò che non è nato con noi.”